Le vittime del dovere meritano un luogo al Vittoriano: l'associazione rinnova l'appello al Ministero della Cultura - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:24

Le vittime del dovere meritano un luogo al Vittoriano: l'associazione rinnova l'appello al Ministero della Cultura

In occasione della Giornata dell'Unità Nazionale l'associazione Vittime del Dovere torna a rivolgersi al Ministro Giuli

di Alessandro Pedrini

Le vittime del dovere meritano un luogo al Vittoriano. L'associazione rinnova l'appello al Ministero della Cultura

In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, l’Associazione Vittime del Dovere torna a chiedere con forza al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, di autorizzare l’intitolazione di una sala museale e la posa di una stele marmorea presso il Vittoriano, in memoria dei Servitori dello Stato caduti o rimasti invalidi nell’adempimento del proprio dovere. Un’iniziativa che l’Associazione, guidata dalla presidente Emanuela Piantadosi, porta avanti da oltre quattordici anni, attraverso colloqui istituzionali, proposte legislative e richieste formali rivolte ai Ministri della Cultura che si sono succeduti. L’ultima istanza, datata 24 marzo 2025, è stata indirizzata allo stesso Giuli, dopo che le precedenti richieste erano rimaste senza esito. “Il nostro impegno non si è mai interrotto – spiega Piantadosi – Chiediamo un luogo sacro, solenne, nel cuore del Vittoriano, per ricordare coloro che hanno sacrificato la vita per lo Stato e per la collettività. Il Vittoriano è il simbolo dell’unità nazionale: accanto al Milite Ignoto, è giusto che trovi spazio anche la memoria delle Vittime del Dovere”.

Un percorso di riconoscimento e memoria civile

Il progetto, che ha già ottenuto il parere favorevole del Ministero della Difesa con nota del 1° giugno 2023, attende ora l’autorizzazione definitiva del Ministero della Cultura. La proposta prevede una sala museale permanente dedicata alle Vittime del Dovere e la posa di una stele marmorea in segno di gratitudine verso quanti hanno difeso con la propria vita la giustizia, la sicurezza e la libertà dei cittadini. Come spiegato nella lettera inviata a marzo al Ministro Giuli, la sala avrebbe un valore non solo commemorativo ma anche storico, etico e sociale, destinato a rappresentare l’evoluzione della memoria collettiva: non più solo il sacrificio bellico del Risorgimento, ma anche quello civile e professionale di chi, ogni giorno, serve lo Stato nelle emergenze e nella difesa dei cittadini. “Le esigenze di memoria cambiano con la società – scrive Piantadosi – Oggi il sacrificio per la comunità si esprime anche nel lavoro quotidiano di chi indossa una divisa o amministra la giustizia. La sala del Vittoriano sarebbe un segno concreto di questa consapevolezza e un monito per le nuove generazioni”.

Il legame con il Memoriale Digitale

La sala, spiega l’Associazione, potrebbe essere arricchita dai contenuti del Memoriale Digitale per le Vittime del Dovere, piattaforma realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Ministero della Cultura. Finanziato nell’ambito del programma europeo Next Generation EU (fondi PNRR, TOCC – Transizione Digitale degli Organismi Culturali e Creativi), il Memoriale raccoglie testimonianze, biografie e documenti storici dedicati alle vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata, in uno spazio digitale che unisce innovazione tecnologica, memoria e cultura della legalità.

Un appello nel giorno dell’Unità Nazionale

Nel giorno dedicato alle Forze Armate e all’Unità d’Italia, l’Associazione rinnova dunque il suo appello al Governo: “Auspichiamo – conclude la presidente Piantadosi – che proprio oggi, in una ricorrenza tanto simbolica, il Ministro della Cultura possa accogliere la nostra richiesta. Il Vittoriano è la casa di tutti gli italiani: accanto al Milite Ignoto, è giusto ricordare anche chi, nel silenzio del servizio quotidiano, ha scritto con la propria vita pagine di eroismo civile e nazionale. Questo progetto non appartiene solo alle famiglie delle vittime, ma all’intero Paese.”

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