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28 gennaio 1972: cinquant’anni fa iniziava l’epopea Lancia nei Rally

Con la vittoria della Lancia Fulvia HF di Munari e Mannucci al “Monte” del 1972 è cambiata la storia della Lancia e la visibilità dei rally a livello nazionale

Una doverosa premessa: Cesare Fiorio, rampante figlio dell’allora addetto stampa Lancia Alessandro Fiorio, nel febbraio del 1963 fonda la HF Squadra Corse, sigla che significa alta fedeltà usata per far riferimento più ai clienti che non all’azienda. È costretto a farlo quasi di nascosto in una struttura che risulti esterna alla Lancia perché l’allora direttore tecnico Ing. Fessia, papà delle sorelle Lancia a trazione anteriore Flavia e Fulvia, non vedeva di buon occhio le competizioni sportive. Le prime vetture sono Flavia, Coupé e Zagato.

I risultati cominciano a diventare più incoraggianti a partire dal 1965, quando nasce la versione Coupé della più compatta Fulvia. Alla vettura dotata di motore 1,2 litri in meno di un anno segue la prima versione HF: leggera perché resa essenziale negli allestimenti e dotata di un motore più potente inizia a sorprendere nelle competizioni. Fiorio comincia ad avere maggior voce in capitolo perché i successi nelle gare sembra portino più clienti nelle concessionarie: vengono così realizzati motori più grandi e potenti, prima 1,3 HF e poi la mitica 1,6 HF detta “fanalone” per gli originali e inconfondibili abbaglianti di grandi dimensioni.

La Lancia però non naviga in buone acque: nel 1956 l’industriale Cesare Pesenti che aveva rilevato l’azienda acquistando le quote della famiglia Lancia è costretto a cederla per una cifra simbolica alla Fiat nel 1969. È lo stesso Sandro Munari, molti anni dopo mentre riceve il Casco d’Oro alla carriera, a ricordare che molti operai di Chivasso non trascorsero un bel Natale alla fine del 1971 a causa della cassa integrazione che per molti di loro sarebbe dovuta scattare l’anno successivo.

Lunga premessa per introdurre il miracolo che avviene al Rallye Monte-Carlo del 1972, in cui Casare Fiorio riesce comunque a schierare cinque HF al via. Favorite sono le francesi Alpine A110 che hanno dominato con una tripletta l’edizione precedente, ma anche le potenti Porsche 911 dotate del nuovo motore da 2,4 litri. Tedesche e francesi sono favorite sul percorso completamente asfaltato, l’unica alleata per le Fulvia può essere la neve, sempre possibile su alcuni tratti più in quota vista la stagione. Oltre alle favorite Alpine e Porsche ci sono anche outsider come Datzun con la 240Z ma anche Ford con l’Escort RS 1600 e le prime Fiat 124 Spider.

La gara è lunga, lunghissima perché inizia con interminabili percorsi di avvicinamento che, pur privi di prove speciali, possono risultare insidiosi per la resistenza delle vetture e degli equipaggi. Per l’edizione 1972 l’avvicinamento inizia da: Almeria (Spagna); Atene (Grecia); Remis (Francia); Lisbona (Portogallo) e Varsavia (Polonia). 2.000 km da coprire in due giorni. Gli equipaggi italiani scelgono di partire da Almeria. Giunti nel Principato di Monaco il percorso si snoda fino Vals-les-Bains per tornare a Monte Carlo.

La Lancia non è favorita ma ben preparata: durante tutto il mese di dicembre gli equipaggi provano e memorizzano tutte le insidie del percorso e redigono tutte le note delle prove speciali con grande attenzione alle potenziali insidie in caso di maltempo. Grande lavoro di logistica per pianificare i percorsi dell’assistenza, con il supporto di Pirelli che per l’occasione fornisce ben 1.000 pneumatici di tutte le tipologie differenti e in particolare di quelli in configurazione neve con differenti chiodature.

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