America’s Cup 2027: Luna Rossa e i team fondatori cambiano le regole - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 09:18

America’s Cup 2027: Luna Rossa e i team fondatori cambiano le regole

Nasce l’America’s Cup Partnership: i team fondatori rivoluzionano il trofeo più antico del mondo con una governance unificata, stabilità e la sfida a Napoli.

L'America’s Cup si appresta a vivere la trasformazione più radicale dei suoi 174 anni di storia.

Non è solo una questione di sport, ma di visione industriale e stabilità globale. La nascita dell'America’s Cup Partnership (ACP) segna l'inizio di un'era in cui la competizione velica più prestigiosa del pianeta smette di essere un evento frammentato per diventare una piattaforma sportiva solida, strutturata e proiettata verso il futuro. Questa alleanza storica tra i cinque team fondatori — Emirates Team New Zealand, Athena Racing, Luna Rossa, Tudor Team Alinghi e K-Challenge — punta a garantire che l'eccellenza tecnologica e la tradizione nautica camminino di pari passo con la sostenibilità economica.

Una governance unificata per l'Auld Mug

Per oltre un secolo e mezzo, l'America’s Cup è stata governata da regole che cambiavano drasticamente a ogni edizione, legate ai desideri del Defender di turno. Con la creazione dell'ACP, la rotta cambia radicalmente. L'obiettivo è chiaro: creare una governance unificata che offra certezze a sponsor, broadcaster e tifosi. Questo passaggio trasforma l'evento da una sfida d'élite a una proprietà sportiva moderna, capace di competere con i grandi circuiti internazionali. I team non sono più solo sfidanti, ma diventano soci di un progetto a lungo termine che mira a preservare l'integrità del trofeo, garantendo al contempo una crescita costante del brand su scala globale.

Il nuovo ciclo biennale e la sfida di Napoli

La novità più dirompente riguarda la frequenza della competizione. L'impegno verso un ciclo biennale rappresenta una svolta logistica e commerciale senza precedenti. Un calendario regolare e fisso permette una pianificazione strategica che l'America's Cup non ha mai avuto prima. In questo contesto, la Louis Vuitton 38ª America’s Cup a Napoli nel 2027 si configura come l'evento del rilancio. La scelta della città partenopea, annunciata dopo l'accordo tra il Defender neozelandese e il Challenger of Record britannico, pone l'Italia al centro del mondo velico. Napoli non sarà solo una cornice suggestiva, ma il banco di prova per questo nuovo modello organizzativo che punta a massimizzare l'esposizione mediatica e il coinvolgimento del pubblico locale e internazionale.

AC75: tra innovazione estrema e simulazione

Se la struttura organizzativa evolve, il cuore pulsante dell'evento rimane la tecnologia. Gli yacht AC75 continuano a rappresentare la vetta dell'architettura navale. Queste imbarcazioni sono in grado di raggiungere velocità incredibili di 55,6 nodi (oltre 100 km/h), volando sull'acqua grazie a sistemi di foiling sempre più sofisticati. La complessità tecnica di un AC75 è paragonabile, se non superiore, a quella di una monoposto di Formula 1: la potenza di calcolo a bordo e il monitoraggio di oltre 30.000 canali di dati richiedono sforzi ingegneristici immensi. La fase di progettazione, supportata da oltre un trilione di ore di simulazione, dimostra come l'America’s Cup sia, a tutti gli effetti, il laboratorio tecnologico più avanzato del settore marittimo globale.

Sostenibilità economica e gestione indipendente

Un punto cardine dell'America’s Cup Partnership è la ricerca di una sostenibilità economica che renda la competizione accessibile e duratura. Attraverso la condivisione dei ricavi e l'introduzione di nuove misure per il controllo dei costi, l'ACP mira a livellare il campo di gara, permettendo anche ai nuovi team di competere ad armi pari con i giganti del settore. La creazione di un team di gestione indipendente è il tassello finale di questo mosaico: un gruppo di professionisti focalizzato esclusivamente sulle opportunità commerciali e sull'eccellenza operativa, slegato dalle dinamiche agonistiche dei singoli team, per assicurare coerenza e qualità da un'edizione all'altra.

Il futuro è inclusivo: donne e giovani protagonisti

L'America's Cup del futuro non guarda solo ai record di velocità, ma anche all'impatto sociale e all'inclusività. L'impegno verso la Women’s America’s Cup e la Youth America’s Cup è ora parte integrante del DNA della manifestazione. La regola che impone la presenza di almeno una donna a bordo degli AC75 durante la 38ª edizione a Napoli è un segnale potente di cambiamento. Creare percorsi di accesso diversificati significa investire nelle future generazioni di velisti, garantendo che il talento possa emergere indipendentemente dal genere o dalla provenienza, rafforzando così la base di appassionati e praticanti in tutto il mondo.

Appuntamento al 2026 per i dettagli finali

Mentre i team scaldano i motori e gli ingegneri affinano i progetti, l'attenzione è rivolta al 21 gennaio 2026. In quella data, proprio a Napoli, i cinque team fondatori sveleranno i dettagli operativi della Partnership e le date ufficiali del match. Il periodo di iscrizione per la Louis Vuitton 38ª America’s Cup resterà aperto fino alla fine di gennaio 2026, lasciando la porta aperta a nuovi sindacati che vorranno unirsi a questa rivoluzione. La rotta verso il 2027 è tracciata: l'America’s Cup non è mai stata così solida, innovativa e pronta a sfidare i limiti dell'impossibile.