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Auto e Motori
Citroën Traction Avant: la prima vettura a trazione anteriore

Un vero e proprio concentrato di innovazioni, a partire dalla trasmissione sulle ruote anteriori, che ispirerà e influenzerà tutta l’industria automobilistica.

Frutto della collaborazione con l’ingegnere André Lefebvre e il designer Flaminio Bertoni, era più bassa ed aerodinamica rispetto a tutte le altre, definendo così nuovi codici stilistici e tecnologici. Innovativa ed elegante, declinata in numerose versioni, la Citroën Traction Avant dal 1954 viene dotata anche di sospensioni idropneumatiche sulle ruote posteriori, per un comfort innovativo e una tenuta di strada eccellente. Viene prodotta fino al 1957 in grande serie e in diverse versioni: quasi 760.000 unità in oltre vent’anni.

André Citroën ha scritto la storia delle automobili, non tanto e non solo per le innovazioni tecnologiche che amava introdurre ma anche per la volontà di migliorare la sicurezza e la diffusione delle automobili. La sua idea, infatti, non era di costruire vetture dalla tecnologia sofisticata disponibile per pochi, ma di usare le innovazioni per offrire le proprie vetture a un pubblico sempre più vasto. Il suo fine era democratizzare la tecnologia perché, come amava ripetere, “il progresso è nulla senza la sua diffusione”.

Così, nel 1933 André Citroën dota le sue vetture costruite in grande serie di tutti i più moderni dispositivi e di ogni comfort: dal servofreno pneumatico Westinghouse al “motore flottante”, cioè sospeso su supporti elastici che ne riducono sensibilmente le vibrazioni, da carrozzerie più aerodinamiche con le nuove calandre studiate da Flaminio Bertoni alla “monoscocca” che, unita alla costruzione “tutto acciaio”, le rende robuste e leggere.

L’antefatto. André Citroën viene contattato telefonicamente da Gabriel Voisin, un industriale francese che durante la Grande Guerra aveva fornito alle forze armate francesi oltre diecimila aerei e che era poi passato alla produzione di auto di lusso. Purtroppo, l’onda lunga della crisi del ‘29, quella del tragico “venerdì nero di Wall Street”, era arrivata a lambire anche il Vecchio Continente e le elegantissime, raffinatissime e costosissime Voisin giacciono invendute nei saloni dei rivenditori.

Scopo della telefonata dell’industriale ad André Citroën è di segnalargli un suo dipendente, André Lefèbvre, ex-pilota da corsa, progettista aeronautico, poi prestato al mondo dell’automobile, che al culmine della crisi della Voisin era stato costretto a cercare un altro impiego e l’aveva trovato a Boulogne Billancourt, presso la fabbrica di Louis Renault.

La genialità di André Lefèbvre si scontra presto con l’approccio conservativo di Louis Renault. Così, il loro rapporto si incrina irrimediabilmente quando Lefèbvre presenta a Renault una cartella di progetti per una vettura a trazione anteriore. “Vede, Patron, noi abbiamo sempre sbagliato: le ruote anteriori sono quelle che devono imprimere il moto, in modo tale di dirigere la vettura nella direzione impostata dal conducente e non spingerla fuori strada con le ruote di dietro!”.

I vantaggi di questa geniale intuizione si rivelano subito evidenti: il numero di organi meccanici si riduce, il baricentro si abbassa a vantaggio della stabilità e la tenuta di strada è determinata dalle ruote motrici anteriori. Malgrado l’idea sia geniale Lefèbvre si trova disoccupato prima ancora di finire la frase e si precipita da Gabriel Voisin in cerca di consigli. Davanti a quel progetto così innovativo quest’ultimo pensa subito ad André Citroën come l’unica persona in grado di comprenderlo e realizzarlo. L’intuizione è corretta: André Citroën si dimostra subito entusiasta e quando incontra l’ingegnere Lefèbvre gli dice compiaciuto: “Giovanotto, la sua idea è fantastica: esattamente quello che volevo!”.

Così, verso fine marzo del 1933, Citroën affida a Lefèbvre l’incarico di realizzare il suo progetto, affiancandogli i suoi migliori uomini: dallo stilista Flaminio Bertoni all’ingegnere franco-brasiliano Robert Dimitri Sensaud de Lavaud, che avrebbe dovuto dotare la nuova vettura addirittura di un moderno cambio automatico con convertitore di coppia! La fantastica squadra di tecnici lavora giorno e notte e in un tempo incredibilmente breve la Traction Avant (come viene ribattezzata la “7”) entra in produzione, anche se equipaggiata con un cambio meccanico tradizionale in luogo della prevista trasmissione automatica.

Un anno dopo, esattamente il l 23 marzo del 1934 un gruppo selezionato di concessionari ha la possibilità di vederne una: bassa, filante, spaziosa, molto comoda e diversa da tutte!

Bassa: la trazione anteriore elimina la necessità dell’albero di trasmissione e del differenziale al ponte posteriore. Filante: Lefèbvre la vuole aerodinamica e Bertoni prende spunto dalle aggraziate forme di un cigno, un cigno nero incredibilmente bello. Spaziosa e molto comoda. Diversa: essendo così bassa, rivoluziona anche il modo di intendere l’automobile.

L’abbassamento dell’abitacolo di oltre venti centimetri rispetto ai modelli tradizionali permette, per la prima volta nella storia dell’automobile, di produrre una berlina priva di predellini, a tutto vantaggio dell’aerodinamica e dell’eleganza della carrozzeria. Così non occorre più “salire in vettura” ma è sufficiente accomodarsi a bordo, nelle grandi e comode poltrone di cui è dotata.

La Citroën Traction Avant diventa anche la prima vettura monoscocca prodotta in grande serie, dotata inoltre di “moteur flottant”, per limitare le vibrazioni. Completano l’opera innovativa i freni idraulici, inaugurando un nuovo modo di concepire il piacere di guida. Inoltre, le sospensioni a barre di torsione garantiscono maggior comfort e, contemporaneamente, un’eccellente tenuta di strada. Così, unitamente alla trazione anteriore la Citroën Traction Avant diventa veramente imbattibile! L’aerodinamica le consente di percorrere fino a 14 chilometri con un litro viaggiando sul filo dei 100 km orari.

La Citroën Traction Avant viene presentata ufficialmente il 18 aprile successivo, annunciata con tre motorizzazioni: 7, 11 e 22 (la potenza fiscale francese), a quattro e otto cilindri, anche se quest’ultima non entrò mai in produzione, più tardi rimpiazzata dalla “15” a sei cilindri.

Nel 1954 compare una versione molto particolare della Traction Avant: la 15Six H, dove la lettera “H” stava per Hydropneumatique. Un’autentica rivoluzione, con sospensione posteriore idraulica e autolivellante: la prima Citroën di serie a montare le sospensioni idropneumatiche! Una tecnologia nata dall’intuizione e dal lavoro di Paul Ernest Mary Magès, ovvero una nuova sospensione dove l’elemento elastico non era più costituito dalle molle metalliche ma da un cuscino d’aria, morbido, collegato alle ruote attraverso un liquido, incomprimibile.

La Traction Avant idropneumatica monta la nuova sospensione solo al retrotreno ma costituisce un vero “banco di prova” di quella tecnologia che avrebbe poi contraddistinto numerosi modelli Citroën di fascia medio alta. In tutte le sue versioni, la Traction Avant viene prodotta fino al 1957, in quasi 760.000 esemplari e ancora oggi rappresenta un riferimento per l’automobile in termini di innovazione stilistica e tecnologica.

 

 

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