Auto e Motori
Ford Italia, Buraglio nuovo ad nella sfida della transizione elettrica
Cambio al vertice in Ford Italia: Marco Buraglio diventa Amministratore Delegato, mentre Fabrizio Faltoni sale in Ford Europa. Riorganizzata anche la squadra manageriale italiana.

Non è un semplice giro di poltrone. Il passaggio di consegne arriva al termine di otto anni in cui Faltoni ha guidato la filiale italiana attraverso alcune delle fasi più complesse per l’industria auto:
dalla pandemia di Covid-19 alla transizione verso l’elettrico, passando per le tensioni sulle catene di fornitura e il cambio di abitudini dei clienti. In questo contesto, Ford Italia è rimasta stabilmente tra i primi cinque brand per volumi di vendita e ha conquistato una posizione di leadership nei veicoli commerciali, asset chiave per la redditività del marchio.
Chi è Marco Buraglio, il manager cresciuto in Ford
La scelta di Marco Buraglio è nel segno della continuità. Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, vanta una carriera ventennale interamente costruita all’interno di Ford Italia, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino alla guida dell’area Veicoli Commerciali. Un percorso che lo ha portato al centro del progetto Ford Pro, la divisione che integra prodotto, servizi e connettività per i clienti professionali.
Nelle sue prime parole da ad, Buraglio parla di “orgoglio” e “passione”, ma anche di sfida. La missione è chiara: difendere la posizione di Ford nel mercato italiano, accelerando sull’elettrificazione e sulla digitalizzazione dell’esperienza cliente, senza perdere il contatto con una rete di concessionari e partner che resta centrale. In altre parole, dovrà trasformare la casa dell’Ovale Blu in Italia restando fedele a quella cultura aziendale che ha imparato dall’interno.
Faltoni in Europa, dall’Italia al cuore della strategia Blue e Model-e
L’uscita di Fabrizio Faltoni dalla guida di Ford Italia non è un addio, ma un passo in avanti nella gerarchia del gruppo. Il nuovo incarico di Director Sales & Brand Management per le divisioni Blue e Model-e in Ford Europa lo porta al centro delle strategie che, di fatto, disegneranno il futuro del marchio nel continente: da un lato il business delle vetture termiche ed ibridi, dall’altro il mondo full electric e dei servizi connessi.
Faltoni lascia alle spalle quasi un decennio in cui ha mantenuto Ford Italia su livelli di mercato rilevanti, traghettando la filiale nel pieno della rivoluzione elettrica. Nel suo messaggio di commiato parla di “onore e privilegio” e ringrazia un team “eccezionale”, sottolineando come il passaggio a Buraglio avvenga in un’ottica di continuità. La sua promozione in Europa è anche un riconoscimento al peso che l’Italia ha saputo conquistare all’interno dell’organizzazione Ford negli anni più turbolenti.
Una nuova squadra per la prossima fase di Ford Italia
Il cambio al vertice arriva insieme a una riorganizzazione della squadra manageriale italiana. Con il passaggio di Buraglio alla carica di Amministratore Delegato, la direzione dei Veicoli Commerciali viene affidata a Fabrizio Bambina, chiamato a gestire uno dei pilastri del business Ford nel nostro Paese. Alessio Franco diventa Direttore del Service, in un momento in cui qualità dell’assistenza, tempi di intervento e servizi digitali post-vendita sono sempre più decisivi nelle scelte dei clienti.
In parallelo, Riccardo Magnani prende la guida di PartsPlus, il canale dedicato ai ricambi multimarca, mentre Massimiliano Napoli viene nominato Direttore Fleet & Remarketing, ruolo chiave in un mercato in cui flotte aziendali e noleggio a lungo termine pesano sempre di più. L’insieme di queste nomine delinea una Ford Italia che prova a presentarsi al 2026 con un vertice più compatto e specializzato, pronto a giocare la partita dell’elettrificazione, della connettività e dei nuovi modelli di utilizzo dell’auto, dal pay-per-use alle formule in abbonamento.
Per il mercato italiano, la combinazione tra l’esperienza europea di Faltoni e la conoscenza profonda del territorio di Buraglio e della sua squadra potrebbe rappresentare un equilibrio prezioso: da una parte la visione strategica continentale, dall’altra l’attenzione al cliente locale, alle esigenze delle imprese e alle specificità di un Paese che resta tra i più importanti per volumi e storia per l’Ovale Blu. Il vero banco di prova sarà la capacità di trasformare questo cambio al vertice in una spinta concreta verso una Ford Italia più innovativa, sostenibile e vicina ai suoi clienti.
