IAA 2025: debutta la nuova Porsche 911 Turbo S T-Hybrid da 711 CV - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:27

IAA 2025: debutta la nuova Porsche 911 Turbo S T-Hybrid da 711 CV

La nuova 911 Turbo S alza l’asticella: 711 CV T-Hybrid, 0-100 in 2,5 s, aerodinamica attiva e un design esclusivo Turbonite. Più veloce, più raffinata, sempre 911.

Di Ludovica Irace

C’è un punto in cui la razionalità dell’ingegneria incontra l’emozione pura della guida.

Per Porsche questo punto si chiama 911 Turbo S, l’auto che da sempre interpreta l’idea di supercar quotidiana: senza compromessi in pista, ma con la naturalezza di una gran turismo da usare ogni giorno. La nuova generazione raccoglie l’eredità di un modello già iconico e la rilancia con forza, grazie al powertrain T-Hybrid, a un’aerodinamica attiva più intelligente e a un telaio capace di coniugare stabilità, comfort e precisione chirurgica.

Il cuore è il sistema biturbo T-Hybrid a 400 volt: due eTurbo elettrificati, batteria compatta da 1,9 kWh e cambio PDK a otto rapporti con motore elettrico integrato. Il risultato sono 523 kW, tradotti in 711 CV e 800 Nm disponibili su un arco di giri sorprendentemente ampio, con la piena spinta fino a 7.000 giri. Nella pratica significa uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e 0-200 in 8,4 secondi, con velocità massima di 322 km/h. Numeri da riferimento che non vivono isolati sulla carta, ma si traducono in una risposta istantanea dell’acceleratore, in riprese brucianti e in un’elasticità rara anche nel panorama delle auto elettrificate di alta gamma. Per chi guarda alle prestazioni in pista, il tempo al Nürburgring Nordschleife racconta il resto: quasi 14 secondi in meno rispetto al precedente modello, fino a 7:03.92.

 

Gli ingegneri hanno lavorato perché l’extra di tecnologia non diventasse extra di peso. L’auto è cresciuta di appena 85 kg, compensati da aggiornamenti mirati su pneumatici, freni e assetto. Dietro arrivano coperture da 325/30 R21, davanti restano le 255/35 R20: un’impronta a terra più generosa, che aumenta trazione e precisione senza compromettere il comportamento sul bagnato. L’impianto frenante PCCB di ultima generazione adotta dischi da 420 mm all’anteriore e 410 mm al posteriore con nuove pastiglie derivate dalle corse: potenza e modulabilità che si percepiscono già alle prime frenate, con una sensibilità di pedale più fine e costante.

L’aerodinamica attiva è il filo rosso che cuce insieme efficienza e stabilità. Le alette verticali di ventilazione nel frontale e il diffusore anteriore attivo lavorano con lo spoiler a profilo variabile e l’alettone posteriore estendibile: così la 911 Turbo S riduce la resistenza del 10% nelle condizioni più favorevoli e aumenta il carico nei frangenti che contano, come i curvoni veloci o la staccata su fondo bagnato. In modalità Wet, le alette anteriori si chiudono per proteggere i dischi dai vortici d’acqua, migliorando il comportamento in frenata e la prontezza del sistema ABS: un dettaglio da ingegneri, che in realtà vale sicurezza concreta nella guida di tutti i giorni.

Sotto la pelle lavora il nuovo PDCC a controllo elettroidraulico, alimentato dal sistema a 400 V: meno rollio, inserimenti più rapidi, bilanciamento più neutro anche nei trasferimenti di carico più decisi. La 911 Turbo S diventa così più “leggera” nella percezione del pilota, con uno sterzo che comunica e un retrotreno che tiene, lasciando emergere la trazione integrale PTM quando serve, mai un attimo prima. Per la vita reale restano la PASM dedicata e il sollevatore dell’asse anteriore più rapido, perfetto per rampe e dossi cittadini. Il nuovo impianto di scarico sportivo in titanio, alleggerito, dona voce piena al 3,6 litri boxer: un timbro più profondo, con armoniche rese possibili dalla fasatura asimmetrica. È un sound moderno ma inequivocabilmente 911.

Lo stile racconta l’evoluzione tanto quanto la tecnica. La Turbo S introduce sulla gamma 911 il linguaggio “Turbo design” con tocchi Turbonite: emblemi, scritte e dettagli esterni e interni che dialogano con le superfici più scolpite, le prese d’aria posteriori e le proporzioni allargate tipiche delle varianti Turbo. Dentro, l’atmosfera è da sportiva haute couture: sedili Sport adattivi Plus a 18 vie, finiture in carbonio neodimio, microfibra traforata a soffitto, strumentazione moderna e precisa. Una 2 posti di serie nella Coupé, con possibilità di ripristinare i sedili posteriori senza sovrapprezzo; Cabriolet con sedili posteriori di default. Il pacchetto Sport Chrono completa l’equipaggiamento standard con il termometro pneumatici: un invito esplicito a cercare il giro giusto, in sicurezza.

La personalizzazione, marchio di fabbrica di Zuffenhausen, è affidata a Porsche Exclusive Manufaktur: più di cento colori, cerchi con razze in carbonio, tetto in CFRP, prese d’aria laterali in carbonio, persino bracci tergicristallo alleggeriti. E per chi vuole portare la Turbo S al polso arriva il cronografo dedicato Porsche Design, con quadrante Turbonite e rotore “a ruota” ispirato ai cerchi: una firma che unisce meccanica di precisione e immaginario racing.

La nuova 911 Turbo S si può ordinare da 280.157 euro (294.667 la Cabriolet), con prime consegne europee tra fine 2025 e 2026. Prezzi importanti, certo, ma coerenti con una supercar capace di essere comoda, usabile e insieme devastante in pista. In una frase: la 911 più completa di sempre. Perché la Porsche 911 Turbo S continua a essere quel rarissimo equilibrio tra auto sportive estreme e comfort quotidiano, tra tecnologia ibrida intelligente e tradizione meccanica, tra prestazioni assolute e design riconoscibile al primo sguardo.