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Il settore della bicicletta fondamentale per la ripartenza

In un momento, come quello attuale, in cui sempre più persone evitano di affollare i mezzi pubblici, torna protagonista la bicicletta, settore che in Lombardia vede operare 557 imprese di cui il 68,2% sono imprese artigiane, pari a 380 unità (di cui l’80% esegue riparazioni).

È quanto emerge dall'Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia. Tra le province a più alta vocazione alla filiera della bici troviamo Bolzano, seguita da Sondrio. Nella medesima classifica tra le prime 25 province maggiormente specializzate troviamo anche Lodi, Cremona e Varese. Per l’artigianato tra le province lombarde è Lodi a presentare una maggiore specializzazione nella filiera della bici, posizionandosi sesta nella classifica nazionale. La composizione settoriale vede il 62,1% delle imprese della filiera operare nella riparazione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (346 imprese), il 20,8% nella fabbricazione e montaggio di biciclette (116 imprese), il 9,7% nel noleggio di biciclette (54 imprese) ed il 7,4% nella fabbricazione parti e accessori per biciclette (41 imprese). Per quanto riguarda l’artigianato si osserva che la riparazione concentra l’80,0% delle imprese (304 imprese), segue la fabbricazione e montaggio di biciclette con il 15,5% (59 imprese) e la fabbricazione di parti ed accessori per biciclette con il 4,5% (17 imprese).

Nella filiera, sono artigiane oltre 2 imprese su 3 (68,2%), ma si arriva a contare quasi 9 imprese artigiane su 10 (87,9%) nella riparazione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio; metà delle imprese sono artigiane nella fabbricazione e montaggio di biciclette con una quota del 50,9% seguita a poca distanza dalla fabbricazione di parti ed accessori per biciclette con una quota del 41,5% mentre risulta assente la presenza dell’artigianato nel noleggio di biciclette. Nel 2019 sono 213mila i lombardi che usano la bicicletta per andare al lavoro ed a scuola o in università. Sono 21 le persone che in Lombardia usano la bicicletta per andare al lavoro ed a scuola o in università ogni mille abitanti, valore superiore ai 17 ogni mille abitanti rilevato in media a livello nazionale. Dopo l’Emilia-Romagna è la Lombardia la regione con piste ciclabili più lunghe: 756,8 km.

Nella top ten provinciale, per lunghezza delle ciclabili, figurano Milano, quarta nella classifica, con 221 km e Brescia, ottava nella classifica, con 151,7 km. In un anno le piste della nostra regione si allungano di 25,5 km e tra le province è Brescia con 16 km in più a registrare la crescita maggiore anche a livello nazionale. La diffusione delle piste ciclabili è pari a 102 km per 100 km2, dato in continuo aumento, e a livello provinciale si evince una diffusione maggiore a Brescia 167,9 km per 100 km2, a Mantova con 164,4 km per 100 km2 e a Bergamo 127 km per 100 km2. La mobilità in bicicletta è anche incentivata tramite i servizi di bike sharing: i dati relativi ai comuni capoluogo di provincia, indicano la presenza del servizio in 11 comuni lombardi su 12, con una flotta di 18.332 biciclette (44% dell’intera flotta a disposizione a livello nazionale) pari ad una diffusione di 80,9 biciclette ogni 10mila abitanti.

La diffusione maggiore la si registra a Milano con 121,3 biciclette ogni 10mila abitanti, Bergamo con 53,6 biciclette ogni 10mila abitanti, Mantova con 40,5 biciclette ogni10 mila abitanti e Brescia con 25,3 biciclette ogni 10 mila abitanti. A livello nazionale si osserva come la crisi Covid-19 ha pesato sensibilmente sulla filiera della bicicletta, anche considerando che i due mesi di lockdown marzo-aprile compongono il bimestre con la più elevata produzione del settore: nei primi sette mesi del 2020 la produzione a livello nazionale si riduce di un quarto (-24,5%). Anche sul mercato estero si registrano forti tensioni: nel I semestre del 2020 il made in Italy della bicicletta diminuisce del 13,7% perde pari a 44 milioni di vendite all’estero in meno.

Redazione Motori

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