Kia EV4 finalista Car of the Year 2026: design e autonomia - Affaritaliani.it

Auto e Motori

Ultimo aggiornamento: 08:44

Kia EV4 finalista Car of the Year 2026: design e autonomia

La Kia EV4 entra nella top 7 del Car of the Year 2026: progetto europeo, produzione a Žilina, piattaforma E-GMP, fino a 633 km di autonomia e ricarica ultraveloce.

Di Ludovica Irace

La candidatura della Kia EV4 tra le sette finaliste del Car of the Year 2026 non è un lampo isolato, ma l’ennesimo segnale di una traiettoria in crescita.

La giuria  60 esperti di 23 Paesi  l’ha selezionata da una long list di 35 modelli, consegnando al marchio coreano l’ottava nomination complessiva e il quinto piazzamento consecutivo in finale. Dal successo di EV6 nel 2022 alla vittoria di Niro nel 2023, passando per EV9 nel 2024 e il secondo posto record di EV3 nel 2025, il curriculum europeo di Kia si è trasformato in una costellazione di risultati, iniziata già nel 2008 con Ceed. EV4 si inserisce in questa scia con una promessa chiara: elettrico accessibile, qualità industriale e un design che parla il linguaggio del continente.

EV4 nella top 7: la scia europea che premia coerenza e qualità

Dietro alla candidatura c’è la coerenza di un progetto pensato per chi guida ogni giorno. EV4 nasce sull’architettura E-GMP e viene costruita in Europa, nello stabilimento di Žilina, segnale forte per un pubblico attento a filiere, tempi di consegna e assistenza. La giuria premia il bilanciamento tra efficienza, praticità e prezzo, ma anche la maturità di un software che semplifica la vita: aggiornamenti OTA, Digital Key 2, integrazione con l’app Kia e un infotainment che non distrae. “Sono orgoglioso che la giuria continui a premiare Kia”, ha commentato Marc Hedrich, presidente e CEO di Kia Europe. “EV4 dimostra che la mobilità elettrica può essere stimolante e accessibile quando è progettata, messa a punto e prodotta in Europa per l’Europa”.

Costruita in Europa: piattaforma E-GMP, aerodinamica e batterie

L’impianto slovacco è la casa di una vettura che punta sull’efficienza aerodinamica: 0,261 Cd per la Hatchback e 0,23 Cd per la Fastback. La scelta di due taglie di batteria 58,3 kWh e 81,4 kWh  amplia il ventaglio d’uso. Con il pacco più capiente, l’autonomia arriva fino a 625 km per la Hatch e 633 km per la Fastback, valori che traducono in pratica la cura ai flussi e alle masse. La ricarica 10–80% in circa 30 minuti consente viaggi lunghi con pause previste e contenute, mentre l’assetto messo a punto dall’HMETC alza l’asticella su handling e comfort alle velocità autostradali.

Efficienza reale e ricarica: quando i numeri diventano esperienza

I numeri hanno senso quando si trasformano in quotidiano. Qui la rete di ricarica fa la differenza: l’ecosistema Kia oggi dà accesso a oltre 1 milione di punti pubblici in Europa, con tariffe integrate e pianificazione smart. In pratica, l’utente imposta il tragitto e il sistema suggerisce soste ottimizzate in base allo stato batteria e al traffico. La qualità percepita in marcia nasce dall’interazione fra sospensioni e gestione termica del pack: temperature sotto controllo significano prestazioni stabili e tempi di rifornimento coerenti anche dopo molti chilometri.

Dentro l’auto: Opposites United, software e una GT all’orizzonte

L’abitacolo segue la filosofia Opposites United: pulizia formale, ergonomia centrata sul guidatore, materiali che restituiscono sostanza più che scenografia. Il software lavora in silenzio: OTA che tengono aggiornata l’auto, Digital Key 2 per condividere l’accesso, assistenze alla guida tarate per togliere stress, non per rubare scena. La famiglia si allargherà nel 2026 con EV4 GT, annunciata all’EV Day 2025: più potenza e un setup dinamico che estende il vocabolario della vettura senza snaturarne la missione di elettrica razionale.

Nel frattempo, EV4 si gioca il titolo più ambito. La proclamazione del Car of the Year 2026 è fissata per il 9 gennaio 2026 al Salone di Bruxelles, tradizionale palcoscenico del verdetto. Al di là della medaglia, l’ingresso in finale consolida un rapporto di fiducia con i consumatori europei: significa che il progetto è stato giudicato all’altezza in un confronto diretto con i migliori, che i contenuti tecnici corrispondono alle aspettative e che la promessa di qualità ha superato il banco di prova di giurati con sensibilità diverse.

Se l’elettrico di prima generazione chiedeva compromessi, EV4 lavora al contrario: riduce la complessità percepita, mette in fila prestazioni, autonomia e ricarica con una franchezza che parla a chi l’auto la vive davvero. La filiera europea è un vantaggio competitivo anche in termini di sostenibilità — meno chilometri logistici, più tracciabilità — e di servizio. La candidatura al COTY rende visibile ciò che al volante si sente: un’elettrica che non costringe a cambiare stile di vita, ma si adatta ai ritmi della settimana, dal commuting al viaggio lungo.

In prospettiva, la partita per Kia è difendere questa identità. La concorrenza cresce, ma lo spazio per un’elettrica ben fatta, europea per costruzione e globale per ambizioni, resta enorme. EV4 porta un messaggio semplice: l’innovazione non è un fuoco d’artificio, è il lavoro paziente su efficienza, software e qualità produttiva. E quando questi ingredienti si allineano, anche una sigla come COTY smette di essere un traguardo lontano e diventa una possibilità concreta.