Alto Adige: alla guida della provincia Kompatscher
L'Alto Adige, la provincia piu' settentrionale d'Italia, quella dove si mischiano culture diverse, quella dove convivono tre gruppi linguistici, italiano, tedesco e ladino, quella che un gruppo di alcuni nostalgici vorrebbero separare dall'Italia, farla diventare autonoma e magari annettere pure all'Austria, da questa mattina ha un nuovo presidente. Si chiama Arno Kompatscher, 42 anni, sposato con Nadja, padre di sei figli, gia' sindaco di un paesino di montagna quale Fie' allo Sciliar. Era lui il candidato numero uno della Suedtiroler Volkspartei alle elezioni del 27 ottobre scorso e lui ha vinto con oltre 81mila preferenze. E' lui il quinto presidente dell'Alto Adige, successore diretto di Luis Durnwalder, colui che in quasi 25 anni di governo ha arricchito l'autonomia, del 'padre dell'Autonomia' Silvius Magnago (1960 - 1989), di Alois Pupp (1956-1960) e Karl Erckert (1948-1955).Kompatscher gia' prima di iniziare sa che dovra' gestire meno danaro, anche lo stipendio sara' minore rispetto a quello di Durnwalder e che avra' una forte opposizione da parte della destra di lingua tedesca (la Suedtiroler Freiheit della 'pasionaria' Eva Klotz'). "Guadagnero' circa 18.100 euro lordi al mese, cosi' mi hanno detto gli uffici provinciali, per uno stipendio lordo di circa un terzo piu' basso rispetto a quello del suo predecessore. Devono essere ridotti i costi, dimezzando i fondi di rappresentanza", ha affermato Kompatscher.
A confermare che il portafoglio del nuovo governatore altoatesino sara' piu' povero e' lo stesso Durnwalder: "avra' probabilmente meno soldi, ma se la cavera'. Sbaglierebbe a imitarmi, come io non ho imitato Magnago. Siamo di due epoche diverse". Durnwalder, che lascia la politica dopo oltre 40 anni di militanza, ha detto che a breve sposera' la sua compagna Angelika Pircher dalla quale tre anni fa ha avuto Greta. Ma nel programma di Kompatscher ci sono tanti punti da affrontare. In primis quello della pace etnica. Poi mettera' mano sulle finanze con una grande 'rivoluzione' dei conti provinciali. Infatti, l'assessorato del nuovo presidente e' molto ampio, spazia dall'innovazione all'economia, toccando industria e turismo. E' stato gia' criticato per le troppe competenze ma il neo Landeshauptman ha risposto: "alla fine ho solo l'economia perche' industria, turismo e innovazione sono economia, ho cercato di riunire le competenze". Nella squadra di governo di Kompatscher, composta da altri sette assessori, c'e' spazio per uno solo di lingua italiana.
La frammentazione del partiti italiani alle elezioni non hanno consentito di far entrare il secondo assessore in giunta e cosi', anche se forte e' l'accordo Svp-Partito Democratico, l'unico assessore sara' Christian Tommasini, gia' vice di Durnwalder, al quale sono stati affidati scuola, formazione professionali e cultura in lingua italiana, edilizia abitativa, lavori pubblici, cooperazione e catasto. Pesanti i 'ministeri' di Martha Stocker che dovra' occuparsi di sanita', sociale, lavoro e sport, di Richard Theiner che, tolta la sanita', dovra' seguire le problematiche di ambiente, energia ed urbanistica, quindi Arnold Schuler di agricoltura e protezione civile.A Florian Mussner le competenze per quanto concerne il gruppo linguistico ladino, dalla scuola alla cultura, quindi i musei e la mobilita', al giovane Philipp Achammer, gia' rappresentante dei giovani della Svp, sono stati dati gli assessorati di scuola, cultura e formazione professionale in lingua tedesca e l'integrazione, e a Waltraud Deeg la famiglia, l'organizzazione amministrativa ed il personale.