Politica
"Il Csx deve governare con Conte. Giorgia Meloni nemica del Sud"






Parla Michele Abbaticchio, candidato nel collegio Puglia 04. "Giorgia Meloni non sta lavorando per la Puglia o per il sud"
Intervista di Affaritaliani.it a Michele Abbaticchio, candidato per il centrosinistra nel collegio uninominale Puglia 04, sindaco di Bitonto (Bari) dal 2012 al 2022, attualmente è delegato alla pianificazione strategica della Città Metropolitana
Perché questa candidatura, da dove viene? Quanto conta la spinta di Decaro?
"La mia candidatura nasce da anni di collaborazione con i sindaci della Città Metropolitana di Bari. Una collaborazione che si è consolidata proprio in uno dei peggiori momenti della storia recente: la pandemia, con tutte le difficoltà che ha comportato per tutti noi. Senza questa cooperazione, sarebbe stato molto più difficile affrontare questi due anni.La spinta di Antonio Decaro è stata fondamentale, perché è lui che incarna la sintesi dei sindaci d’Italia e dei sindaci metropolitani. Io sono un sindaco abituato a dare risposte alla comunità, a programmare, a pianificare e con Antonio, in sette anni, ho lavorato tanto, intercettando molti finanziamenti per ognuno dei 41 comuni della Città Metropolitana. Vorrei utilizzare questa esperienza per creare disegni di legge utili e coerenti alla nostra realtà, che diano risposte concrete alle problematiche del nostro territorio".
Quali sono gli impegni per il territorio? Perché votare lei?
"Grazie alle mie esperienze (dirigente pubblico, sindaco di Bitonto e vicesindaco della Città metropolitana di Bari), posso dire di conoscere le problematiche del territorio, avendolo vissuto, amministrato. Conosco ciò che ostacola azioni politiche e civiche. So quello che i comuni possono o non possono fare. Credo che votare me significhi preferire chi vive il nostro territorio a chi è a Roma o Milano. Significa dare la preferenza a chi conosce i nostri problemi, a chi è sempre stato impegnato attivamente nel nostro territorio, piuttosto che a quelli che si nascondono dietro gli slogan dei leader nazionali, senza dire nulla di loro.Per quanto riguarda gli impegni per il territorio, credo sia fondamentale migliorare i servizi sanitari e i servizi di supporto alle persone fragili. Ed è urgente un cambiamento nel criterio di assegnazione delle forze dell’ordine per le città. Quello attuale, che distribuisce le forze dell’ordine in base alla densità di popolazione e non all’estensione del territorio, penalizza i nostri Comuni, sempre più in calo demografico e spesso ubicati in aree rurali vaste e dalla bassa densità. E che, perciò rischiano costantemente di diventare lo sfogatoio della criminalità organizzata. Possiamo rassegnarci a tante cose, ma non all’assenza di sicurezza.
La Puglia è sempre stato un laboratorio, con il M5S si governa insieme, a livello nazionale non è così. Come si gestisce? Quali ricadute?
"Su questo ho sempre espresso un’opinione chiara e coerente. Secondo me, il centrosinistra può e deve governare insieme a Conte. È stato un grande errore non riconfermare l'alleanza elettorale con il Movimento 5 Stelle, proprio mentre il partito sta recuperando consensi. Stare insieme è l'unica alternativa al centrodestra. D'altronde l’attuale leader del M5s è Giuseppe Conte, apprezzato uomo delle istituzioni, dalle riconosciute competenze amministrative. Non più Beppe Grillo con le sue ideologie populiste".
Se dovesse vincere la Meloni sarebbe una nemica della Puglia o ci sarebbe leale collaborazione istituzionale?
"Giorgia Meloni non sta lavorando per la Puglia o per il sud. Tutt’altro. Il progetto di autonomia differenziata che intende portare avanti con la sua coalizione di centrodestra (parzialmente sposato dal M5s quando è stato al governo insieme alla Lega) ci affosserebbe completamente. Credo sia fondamentale bloccarlo, perché rischia di impoverire il Mezzogiorno a vantaggio delle regioni più forti e ricche. Meloni, tra l’altro, pecca anche di coerenza e lo si visto quando, dopo aver annunciato l’eliminazione del reddito di cittadinanza, ha successivamente corretto il tiro, sostenendo di volerlo riformare.In generale, lei e la sua coalizione incarnano una politica che crea solo divisioni e fomenta odio verso gli altri, senza proporre alcuna soluzione utile".