Il commento/ Renzi costretto a tenersi Alfano
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Alfano a casa e Minniti ministro dell'Interno dopo lo scivolone dell'ex delfino senza quid sul caso Yara? Pare proprio di no. Le indiscrezioni circolate in rete non trovano conferme ai piani alti del Pd. Fonti ben informate del Nazareno raccontano ad Affaritaliani.it che "alla vigilia del semestre Ue il premier vuole occuparsi delle cose concrete, della crescita e del lavoro. Non certo di poltrone". E' evidente a tutti, Renzi in testa, che il responsabile del Viminale è debolissimo, non tanto per il caso Yara ma soprattutto per l'esito delle Europee. Ma a Renzi è altrettanto chiaro che "Ncd pesa al Senato molto di più che nel Paese". Traduzione: con la presidenza dell'Unione alle porte e il cammino delle riforme ancora tutto da percorrere l'ultima cosa che serve in questo momento è un rimpasto e una crisi con il secondo partito della maggioranza. Obtorto collo, quindi, anche se magari in cuor suo vorrebbe fare diversamente, il presidente del Consiglio si tiene Alfano al Viminale. Almeno fino a gennaio. Poi si vedrà...