Alfano: "Legge elettorale? Dopo le riforme costituzionali"

"Noi lo diciamo da sempre, abbiamo fatto da sempre una grande battaglia per l'elezione diretta del Capo dello Stato: siamo assolutamente d'accordo sull'elezione diretta del Presidente della Repubblica". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a margine della parata del 2 giugno. "Se riuscissimo a fare questo - ha aggiunto Alfano - sarebbe una grande prova di democrazia, come succede in altri Paesi come Francia e Stati Uniti dove i cittadini scelgono direttamente il Capo dello Stato". Alfano ha poi concluso: "Ci abbiamo provato lo scorso anno al Senato e ora dal Pd arrivano dei significativi spiragli. L'elezione diretta del Capo dello Stato sarebbe un modo per aumentare l'affetto dei cittadini nei confronti delle istituzioni".
E ha aggiunto: "L'abrogazione del finanziamento ai partiti e' una proposta importante che supera i vent'anni di finanziamento ai partiti. Speriamo che in parlamento la riforma procedera' velocemente". Secondo Alfano, dopo questo passaggio, sara' la volta della riforma elettorale: "Dopo lo stop al finanziamento dei partiti e le riforme costituzionali, sara' la volta della riforma della legge elettorale".
Poi Alfano ha parlato dei programmi del governo: "Le aziende che assumono ragazzi non devono pagare quelle tasse che fin qui hanno rappresentato disincentivi all'assunzione. Pensiamo che questa possa essere una buona ricetta. Poi con politiche di defiscalizzazione come l'eliminazione dell'Imu o il non aumento dell'Iva si puo' favorire la ripresa dei consumi che genera nuova intrapresa. Inoltre - ha aggiunto Alfano - dobbiamo puntare forte sull'abbattimento di quei lacci e lacciuoli che frenano le imprese. Se riusciamo a fare tutto questo, credo che nella seconda meta' del 2013 avremo buone possibilita'" per uscire dalla crisi e riprendere a crescere.