Ncd/ Lite tra pro e anti Renzi. De Girolamo lascia Alfano per Salvini
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il terremoto politico che si è scatenato dopo l'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale ha investito in pieno anche il Nuovo Centrodestra. Soprattutto dopo il vero e proprio schiaffo del premier Matteo Renzi, che si è detto pronto ad accelerare sulle riforme mettendo il turbo e senza ascoltare i partitini. Nell'Ncd lo hanno letto come un affronto e come l'ennesima dimostrazione che il leader del Pd, forte nei sondaggi, tratta gli alleati centristi di governo - come dicono in Parlamento - alla stregua di "tappetino" o "zerbino". Maurizio Sacconi si è dimesso da capogruppo al Senato, in polemica con Alfano e il gruppo, ma non sembra per il momento voler lasciare il partito. Barbara Saltamartini, ex portavoce, è ormai a un passo dall'ingresso nella Lega, o meglio, in NoiConSalvini, il movimento del Carroccio per il Centro-Sud. Ma la vera bomba riguarda la capogruppo alla Camera Nunzia De Girolamo. L'ex ministro è stata avvicinata in Transatlantico da alcuni deputati e senatori leghisti nel giorno della cerimonia di insediamento di Mattarella.
E alla domana un po' ironica "allora, vieni con noi?", la De Girolamo ha risposto con un sibillino "Vediamo. Ci sto pensando, devo riflettere". E' evidente che il passaggio della De Girolamo alla Lega sarebbe un colpo per Salvini e una mazzata per il ministro dell'Interno. Ma - spiegano in Parlamento - è tutto l'Ncd a essere in fermento. Pare che ormai Alfano non controlli più i suoi e sia sotto attacco sia da chi, la maggioranza, vuole farla pagare a Renzi e minaccia addirittura di non sostenere più il governo (come ha fatto proprio la De Girolamo), sia da chi, invece, sarebbe addirittura pronto a entrare nel Pd (come due senatrici) e contesta il rinato asse con Berlusconi. Sul fronte dei filo-renziani ci sono Fabrizio Cicchitto (sempre il primo ad attaccare Salvini) e la ministra Beatrice Lorenzin. Maurizio Lupi, invece, sarebbe molto critico con il premier, ma, visto il suo ruolo di ministro, pubblicamente preferisce tacere. Si tratta comunque di una situazione esplosiva. Ed ecco perché il segretario del Carroccio, ammettendo che ci saranno "3 o 4 ingressi", continua ad affermare con certezza che l'Ncd è destinato a scomparire. Quello di Salvini non è soltanto un auspicio.