Alfano: "Piena fiducia in Lupi". Ma il Pd non lo difende
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Il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi respinge ogni accusa o sospetto dopo la vicenda dell'inchiesta sulle Grandi Opere nel quale è circolato il suo nome. "Non ho fatto nessun gesto sbagliato o irresponsabile - sostiene a Milano, all'apertura di Made Expo - Se fosse dimostrato il contrario ne prenderò atto. Voglio andare in Parlamento e riferire sulle scelte"
"Abbiamo piena fiducia in Maurizio Lupi. Riteniamo che ci siano le condizioni per accelerare la sua informativa in Parlamento. Lui è prontissimo e non pensa alle dimissioni". Così Angelino Alfano, in relazione all'inchiesta fiorentina sulle grandi opere, gela le aspettative di chi nel Pd sta premendo in queste ore - a partire dal premier - perché il ministro delle Infrastrutture faccia un passo indietro.
"Maurizio Lupi è persona perbene e onesta, e questo è il punto di partenza. Nessun magistrato ha ritenuto di indagarlo nonostante abbiano indagato decine e decine di persone, e questo è il secondo punto". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, difende così, conversando con i cronisti a palazzo Madama, il ministro delle Infrastrutture e collega di partito. "Non essendoci una questione giudiziaria, ma visto che alcuni pongono la questione politica", sottolinea, "sono convinto che sia giusto accelerare i tempi dell'informativa in Parlamento del ministro, il quale è prontissimo a riferire e a informare il Parlamento della sostanza di questa vicenda" dando "tutti i dettagli che per altro ha già pubblicamente fornito".
"E' una decisione che dovrà prendere lui visto che non è il presidente del Consiglio che lo può mandare via. Mi immagino che stia riflettendo. Poi naturalmente ne parlerà con Matteo Renzi". Lo dichiara ad Affaritaliani.it, David Ermini, della segreteria del Partito Democratico, responsabile Giustizia.