Alfano prepara la scissione. Nasce il Partito Popolare Italiano

Di Tommaso Cinquemani
Qualcosa si sta muovendo al centro del panorama politico italiano. In quell'area che fa gola a molti, potrebbe presto arrivare un nuovo parito che ha l'ambizione di riunire tutti i moderati sotto un unico simbolo. Una nuova Dc, qualcuno potrebbe dire. “Si tratta più di un Partito Popolare di stampo europeo”, rivela ad Affaritaliani.it un deputato sponsor di questa alchimia. C'è anche un dove e un quando: Roma, giovedì 17 ottobre. Nella Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo (in via IX Novembre, a Roma appunto) si terrà un incontro su cui sono puntati molti occhi. L'ospite d'onore è Angelino Alfano. Ma saranno presenti anche Lorenzo Cesa, Mario Mauro, Potito Salatto e tanti altri. L'oggetto dell'incontro? Parlare del ruolo del Partito Popolare europeo, ma anche, e soprattutto, gettare le basi del nuovo soggetto di centro. Non per niente l'associazione che ha organizzato il tutto si chiama 'Popolari italiani per l'Europa'.
Ma facciamo un passo indietro. Già Mario Monti aveva provato a fare una cosa simile con la sua Scelta Civica, ma anche se alle ultime elezioni ha preso una quantità discreta di voti, si può dire che il suo tentativo non è andato a buon fine (gli ultimi sondaggi danno Sc appena al 3-4%, l'Udc non supera il 2%, mentre Fli è sparita). Ma nell'ultimo anno qualcosa si è mosso: il Pdl è entrato, se non in crisi, in forte fibrillazione. Con il braccio di ferro tra Angelino Alfano e Silvio Berlusconi è venuta alla luce una corrente (qualcuno dice maggioritaria) all'interno del Pdl che ha posizioni moderate, europeiste, e lealiste verso il governo. Ne fanno parte Alfano, Quagliariello, la Lorenzin e tanti altri. Fino ad oggi questa componente ha preferito rimanere all'interno del partito, cercando di contendere la leadership ai 'falchi' Fitto e Santanché. Ma nel futuro tutto può succedere e Alfano si sta guardando attorno.
E un partito popolare, moderato, di centro, europeista e liberista è quello che fa per lui. Gli ospiti dell'incontro dicono già tutto. Angelino Alfano è il leader dei moderati del Pdl (o colombe che dir si voglia). Lorenzo Cesa è l'uomo di Pierferdinando Casini, colui che sta cercando di rianimare un partito che negli ultimi mesi ha sofferto un calo consistente di consenso. Poi c'è Potito Salatto, vecchio democristiano, poi passato al Pdl e infine 'fuoriuscito' insieme a Fini in Futuro e Libertà. A parlare ci sarà anche Mario Mauro, ex europarlamentare del Pdl, poi passato con Monti e uomo forte di Scelta Civica. Insomma, tutti i partiti di centro avranno i loro rappresentati e c'è da giurare che altri si aggiungeranno. Basti pensare al movimento di Massimo Ferrarese in Puglia, Noi Centro. Un movimento moderato, alternativo all'uomo forte del Pdl in regione, Raffale Fitto (sì, lui, il falco dei falchi). E c'è già chi si spinge oltre ed immagina un grande partito che rappresenti i moderati e che faccia le primarie per eleggere il proprio candidato alla premiership. Si fanno persino due nomi, quali? Giorgia Meloni (giovane, donna e carismatica) e Flavio Tosi (il rampante sindaco di Verona che già si è candidato per le primarie del Centrodestra).