Allarme mondiale terrorismo. "Liquido esplosivo non rilevabile"
Alti funzionari dell'amministrazione Obama hanno rivelato che a far scattare l'allerta globale per possibili attentati ad opera del Qaeda, oltre alle intercettazioni del n.1, Ayman al Zawahiri, c'e' anche la scoperta che l'organizzazione terroristica sarebbe riuscita a sviluppare un nuovo esplosivo liquido non rilevabile da alcun sistema di controllo negli aeroporti. E' quanto scrive il britannico Independent secondo il quale il liquido, inerte fine a quando resta tale, e' stato sviluppato per impregnare gli abiti dei terroristi ed una volta seccatosi, 'mutare' in un esplosivo ad alto potenziale. A sviluppare la nuova arma, incubo di ogni forza di sicurezza nel mondo, sarebbe stato proprio la branca yemenita dell'organizzazione, ossia Al Qaeda nella Penisola Arabica, grazie all'abilita' del loro tecnico di punta, Ibrahimi al-Asiri.
Si e' concentrato nello Yemen l'allarme terrorismo globale lanciato sabato dagli Stati Uniti dopo l'intercettazione di una telefonata tra il capo di al Qaeda, l'egiziano Ayman al Zawahiri, e il capo di Qaeda nella Penisola Arabica, Naser al-Wuhayshi. Da domenica scorsa sono state chiuse 28 tra ambasciate e consolati Usa in diversi paesi musulmani ma oggi il dipartimento di Stato ha ordinato, oltre all'evacuazione di tutto il personale diplomatico ha chiesto a tutti gli americani nel Paese di andare via "immediatamente". Disposizione data poco dopo che un drone americano nello Yemen ha ucciso 4 miliziani nella provincia centrale di Maarib, tra i principali santuari di al-Qaeda nella Penisola Arabica.
L'esempio di Washington e' stato seguito a stretto giro dal governo britannico che evacuato tutto lo staff diplomatico e ha chiesto a tutti i sudditi di Sua Maesta' di lasciare il Paese. Da domenica e' chiusa anche l'ambasciata francese a Sanaa ma Parigi non ha finora ordinato il rimpatrio dei connazionali.
Prudente la reazione della Farnesina. "In Yemen l'ambasciata l'abbiamo chiusa al pubblico ma con assistenza telefonica", ha reso noto il ministro degli Esteri, Emma Bonino, prima che il dipartimento di Stato americano ordinasse a tutti gli americani di lasciare il Paese. Bonino, pur consapevole che l'eventualita di un attacco contro obiettivi italiani e' sempre possibile, si e' dimostrata meno allarmista: "Moduliamo (la risposta, ndr) secondo le informazioni che abbiamo capitale per capitale", ha spiegato Bonino. In generale il ministro ha spiegato che la Farnesina ha "limitato al massimo l'operativita di alcune ambasciate perche ci sono segnali di ripresa consistenti dell'attivita' teroristica".
La Gran Bretagna ha anche diramato il piu' alto livello di allarme possibile a tutte le navi che transitano a largo delle coste dello Yemen. Il timore e' che come sulla terra i terroristi di al Qaeda possano colpire interessi occidentali anche in mare. Neil Roberts, assicuratore del Lloyd's di Londra ha speigato che si tratta di un allerta di "livello tre" che secondo le regole dell'International Ship and Port Facility Security (ISPS) rappresenta un evento "eccezionale" che suggerisce "un probabile o imminente rischio" di attentato.
Il piu' triste precedente avvenne nel porto yemenita di Aden il 12 ottobre del 2000 (quasi un anno prima dell'11 settembre) quando al Qaeda, all'epoca organizzazione terroristica conosciuta solo dagli 'addetti ai lavori', riusci' con un barchino imbottito di esplosivo guidato da due kamikaze, a farsi saltare contro il cacciatorpediniere Usa, Uss Cole, uccidendo 17 marinai e mettendo ko la nave.