Politica
Asse Di Maio-Sala per salvare Draghi. Unire i centristi contro Conte-Salvini




Le mosse del sindaco di Milano e del ministro per mettere in sicurezza il governo. Il nome del futuro partito esiste già: "Italia c'è", ma Calenda frena
Asse Di Maio-Sala. Nasce "Italia c'è", il partito dei centristi pro Draghi
Il caos scoppiato nel M5s rischia di travolgere anche il governo. Ormai la rottura tra Conte e Di Maio, dopo le reciproche, accuse è insanabile. L'ex premier vorrebbe "processare" il ministro degli Esteri ed eventualmente valutarne l'espulsione dal Movimento, mentre Di Maio medita l'addio per diventare colonna portante di un partito centrista che metta in sicurezza il governo Draghi. Tempo di grandi manovre al centro, con l’obiettivo - si legge sul Corriere della Sera - di difendere l’ultimo anno di legislatura e fare in modo che non sia l’ultimo. Un perno c’è già, con Carlo Calenda e Emma Bonino, e intorno a loro orbita una galassia di liste civiche. Ma all’orizzonte appare un altro Beppe ad agitare la politica italiana, si tratta del sindaco di Milano Sala. Per l'ex commissario dell'Expo è fondamentale che si costituisca in Parlamento, qui e ora, un gruppo di deputati e senatori che metta in sicurezza il governo, al riparo dalle oscillazioni di Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Per questo Sala e Di Maio da qualche tempo si parlano e studiano una possibile strategia.
Beppe Sala - prosegue il Corriere - sa che il più duro da convincere è proprio il Pd, perché non capisce il senso dell’operazione, la vede come una sfida e non come un’occasione per allargare. Né Di Maio né Sala credono che il loro percorso entrerà in sintonia con Carlo Calenda. Né Calenda fa mistero di considerare la loro operazione una roba da bar di Guerre stellari: «Vogliono aggiungersi? Benvenuti. Vogliono far da soli? Tanti auguri. Piena stima per Sala ma per Di Maio no, l’uomo che flirtava con i gilet gialli non è credibile. I suoi errori hanno fatto danni enormi al Paese. E se ora è pentito ne tragga le conseguenze e si faccia da parte". Il nome c'è già e secondo i sondaggi potrebbe valere il 10% se a guidarlo sarà il sindaco di Milano. Si chiama "L'Italia c'è" il nuovo soggetto politico del centro riformista, per ora solo un'associazione. Il battesimo ufficiale a settembre.