Attento Alfano, Fini è finito ai giardinetti
Di Pietro Mancini
Un rassemblement neocentrista, guidato da noti radunatori di folle oceaniche, come i professoroni Monti, di Scelta cinica, Romano, di Italia trapassata, e Pierfurby Casini, ex presidente dell'Unione dei Condannati ? Attenzione, per costoro, più che comode poltrone nel nuovo Parlamento, sono già pronte le panchine del giardinetto di Monte-Carlo, dove passa le sue meste giornate Gianfry Fini, lo spietato distruttore di 3 partiti, che ha un grande avvenire, ma dietro le spalle. Al ministro Alfano, solo un consiglio: pensaci bene, Angelino, prima di lasciare Silvio, Francesca, il barboncino Dudù e, soprattutto, i voti, su cui ancora il Cavaliere di Arcore può contare. Da delfino dello statista lombardo, "mascariato" da stangate più politiche che giudiziarie ma non sfasciato, come sperava il desaparecido Tonino Di Pietro, in campo da 20 anni e forte di vagonate di consensi degli orfani del PSI e della DC, a comprimario nel Ppi, partito che lascia intravedere urne e piazze desolatamente vuote?
Sarebbe un azzardo imbarcarsi con pur popolarissimi statisti come l'ex dc Giovanardi e giovanotti ex PSI, Colucci e Cicchitto, in Parlamento dai tempi di nonno De Martino. I sondaggi di Alessandra Ghisleri dicono che un partito con i "ministeriali" Pdl si assesterebbe tra il 3,5 e il 5,5 per cento. Poco, molto poco. Due settimane dopo il successo ottenuto da Letta e Alfano in Senato, il progetto di deberlusconizzare la grande coalizione, di intonare il de profundis sul "ventennio del Caimano" e di far nascere un centrodestra "buono" assomiglia a un clamoroso flop.
Alfano, per una volta, ascolti il monito di una sua ex collega nella "Balena bianca", nonna Rosy Bindi :" tifare per la scissione del Pdl è inopportuno. E denota una certa nostalgia, da parte di un pezzo della sinistra del Pd, per vecchi e nuovi progetti neocentristi, dai quali mi auguro che Enrico Letta, prima o poi, prenda le distanze". Dunque, il premier e il vice-premier non lavorino più per favorire la spaccatura nel Pdl e la creazione di gruppi autonomi. Il governo Napolitano-Letta-Alfano non si protegge, spaccando gli avversari, incarcerando Berlusconi, uccidendo il bipolarismo e rinviando alle calende greche la nuova, urgente legge elettorale.