Autonomia, Zaia ad Affari: "Sono i no di Di Maio che danneggiano il Sud" - Affaritaliani.it

Politica

Autonomia, Zaia ad Affari: "Sono i no di Di Maio che danneggiano il Sud"

Alberto Maggi

Autonomia: Di Maio, fare un danno all'Italia? Anche no

IL COMMENTO DELLA MINISTRA DELLE AUTONOMIE ERIKA STEFANI - “Non capisco di quale nuovo testo sulle autonomie parli il capo politico dei 5 Stelle e mi chiedo dove fosse alle ultime riunioni quando ha avuto l’occasione di discutere l’idea di questo osservatorio di cui io sento parlare oggi per la prima volta. Sarebbe interessante sentire qualche proposta di merito dai compagni di viaggio di governo che possa creare crescita al Paese da Nord a Sud. Ciò che fa bene all’Italia deve essere portato avanti che i Cinque Stelle vogliano o meno. Dopo un anno di discussioni mi auguro che nessuno voglia rimangiarsi slealmente la parola e l’impegno, di cui il presidente Conte è garante, e assicurare finalmente a tutto il Paese un vero sviluppo. Sembra che qualcuno abbia deciso di proteggere una certa cattiva politica deleteria per il Sud”.

"A Di Maio rispondo così: sono i suoi no che danneggiano il Sud". Con queste parole, rilasciate ad Affaritaliani.it, il governatore del Veneto Luca Zaia risponde al post su Facebook di oggi del vicepremier M5S Luigi Di Maio nel quale afferma che l'autonomia va realizzata senza danneggiare le Regioni del Centro-Sud.

Governo, Lega: da 5 Stelle altri no, servono dei sì - "Anche oggi altri no dai 5Stelle: no alla Tav, no all'autonomia, no a una seria riforma della giustizia, no al taglio delle tasse. L'Italia per crescere ha bisogno di Si', non di No". Lo fanno sapere fonti della Lega.

Autonomia: Di Maio, fare un danno all'Italia? Anche no - "L'autonomia sara' fatta, ma nessuno puo' permettersi di indebolire l'Italia: e indebolire il centro-sud significherebbe fare un danno a tutta l'Italia. Anche no". Luigi Di Maio torna, via Facebook, sul punto che segna uno dei motivi di confronto con la Lega, per la quale invece il provvedimento e' un tema-bandiera.

"Grazie all'Osservatorio per l'autonomia che abbiamo lanciato questa mattina alla Federico II di Napoli, stiamo scrivendo una nuova autonomia, un'autonomia migliore", dice il capo politico M5s che gia' in mattinata aveva ribadito i punti chiave di questo percorso: "Le risorse devono essere ripartite equamente in tutta Italia. Le universita' del Sud avranno un ruolo cruciale nel seguire tutto il percorso. E questo e' fondamentale, perche' credo che l'autonomia si debba fare, ma senza danneggiare altre regioni. Per arrivare a questo, le altre regioni devono essere messe nella condizione di cogliere un'occasione storica: quella di un'autonomia - dice sempre su Facebook - che ci permetta di garantire, insieme, i livelli essenziali di prestazione, il fondo di perequazione e un investimento straordinario sul Sud". "Per come era stata progettata, questa autonomia andava a discapito non solo delle regioni del Sud, ma anche del centro. L'esempio e' la scuola. Grazie al Movimento 5 stelle - rivendica - si e' scongiurato il problema dei docenti su base regionale. Non avrebbe avuto senso che un bambino che si iscrive a scuola, se lo fa in una regione ha piu' docenti o docenti pagati di piu', e, se si iscrive in un'altra regione, ha meno insegnanti o meno pagati. Non sceglie lui dove nascere, la sua scuola deve essere all'altezza in tutta Italia e soprattutto deve essere una e indivisibile". "Ecco quale dovra' essere il ruolo dell'Osservatorio e del sistema accademico, guidarci e stare al nostro fianco durante il percorso che ci portera' all'autonomia", osserva ancora il vicepresidente M5s del Consiglio.