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Politica

Il leader del Movimento Cinque stelle e l'Avvenire contro Nichi Vendola e la sua scelta di diventare padre, insieme al compagno Ed Testa. Ma il dibattito politico accende tutto il mondo politico. Il leader di Ncd, Angelino Alfano, ribadisce la sua posizione contraria all'adozione per le coppie dello stesso sesso: "Lavoriamo a ddl per definire l'utero in affitto come reato universale (punibile in Italia anche se commesso all'estero)".

Grillo all'attacco. "C'è qualcosa nel concetto di utero in affitto che mi spaventa e non ha nulla a che fare con l'omosessualità o l'eterosessualità, ma la logica del 'lo facciamo perché è possibile'". Inizia così una lettera di Beppe Grillo, dopo la notizia della paternità di Nichi Vendola e in merito all'acceso dibattito sulle unioni civili e sulle adozioni. "Quanto è lontano Nichi Vendola da quello che sta succedendo nel mondo reale per permettersi di comportarsi con una majorette che rotea strane mazze colorate guidando un corteo di pareri in svendita", si legge nel testo firmato dal leader del Movimento Cinque Stelle e pubblicato del Corriere della Sera.

"Le questioni etiche nel periodo del low cost - premette Grillo, - possono assumere degli aspetti paradossali, al limite del ridicolo...scusate: del tragico. Il fenomeno del low cost avvicina molti esseri umani a stati transitori di benessere immaginario quando, nella migliore delle ipotesi, quelle stesse persone stanno facendo da tristi tappabuchi, nelle sempre più disperse, e tante, basse stagioni di ogni cosa: il prezzo dell'albergo di lusso, quello di una vacanza romantica, quello della felicità, e quello dei diritti rende le idee delle persone sempre più confuse!".

Un contesto in cui, prosegue, diventa "curioso" come "il prezzo delle creature viventi possa diventare così basso, e trattabile, proprio quando è altissimo il pericolo di sconvolgimenti irreparabili dello stato sociale e morale di un popolo. Proprio le creature viventi, e tutto ciò che le garantisce in vita, mi sembra non abbiano più un valore percepito".

E poi aggiunge: "Scandalizzarsi perché qualcuno trova buffo Vendola ma non dice nulla, oppure dimentica apposta, quello che sta succedendo a chi si suicida per un debito mi spaventa. Insieme a quelle definizioni strane: utero in affitto, soldato, sacrificio, insostenibilità, abbandono...Tutti rinchiusi e allontanati dalla vista mentre si chiacchiera pensando soltanto se ci si è sbiancati a sufficienza i denti da mostrare nell'ennesimo talkshow".

Rincara la dose il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5s), intervenendo su Repubblica.tv: "La questione dell'utero in affitto, toccata oggi da Beppe Grillo è una considerazione sacrosanta, non possiamo pensare ad aprire supermarket con codici a barre sui bambini. I bambini non possono diventare una merce". Di Maio ha ribadito che  "sulle unioni civili il Movimento c'è al 100% e libertà di coscienza sulla stepchild adoption", mentre "il tema dell'adozioni per le coppie omosessuali è un tema che va affrontato con un referendum".

Dito puntato contri il linguaggio politicamente corretto. "Anche Avvenire interviene sul caso di Vendola: "Il triste mercato dell'umano cresce e ha ingressi di destra e di sinistra. Si smetta di chiamarli diritti", scrive il quotidiano dei vescovi. Il direttore Marco Tarquinio punta il dito contro "il linguaggio politicamente corretto usato in particolar modo dai notiziari del servizio pubblico radiotelevisivo. Un fenomeno impressionante di camuffamento della dura realtà della cosificazione di una madre senza nome, senza volto e ridotta a pura esecutrice di un contratto padronale".

Dure le parole del direttore Tarquinio. A chi sottolinea la natura di 'legge per ricchi e potenti' sulle unioni gay e sulla possibilità di adottare figli, il direttore del quotidiano cattolico replica: "Non tutte le persone omosessuali sono ricche e potenti, ma tutte le madri surrogate 'acquistate' da coppie eterosessuali od omosessuali sono povere e senza potere". Poi il giornale della Cei fa una "seconda sottolineatura" ed "è per il linguaggio 'politicamente corretto' usato in particolar modo dai notiziari del servizio pubblico radiotelevisivo. Un fenomeno impressionante di camuffamento della dura realtà della cosificazione di una madre senza nome, senza volto e ridotta a pura esecutrice di un contratto padronale".

Dibattito acceso. La scelta di Vendola non smette di suscitare reazioni. E, mentre la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha sottolineato a Repubblica che "quella di Vendola è stata una scelta molto forte, che ha messo tutti di fronte alla realtà delle cose: cosa significa maternità surrogata...Privarlo a priori della madre è una crudeltà", la ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha ammesso che "come donna ho molte perplessità sullo strumento della maternità surrogata". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano ribadisce il suo 'no' all'adozione per le coppie gay: "Ribadiamo il nostro no a ogni forma di adozione da parte di coppie formate da persone dello stesso genere. "Siamo al lavoro su due disegni di legge - ricorda il leader di Ncd -. Il primo sull'utero in affitto come reato universale. Il secondo sulle misure di sostegno fiscale alla famiglia e di aiuto alla natalità. Un Paese che non fa figli, è un Paese senza futuro". "Da una rapida lettura dei giornali e di alcune agenzie mi sembra di cogliere tutto il paradosso del dibattito che stiamo affrontando su un tema così delicato come quello delle adozioni a ridosso delle unioni civili": il senatore del Pd Nicola Latorre insiste sulla necessità di approvare il ddl, e poi passare alle adozioni. "Quel testo - prosegue - è stato appena approvato dal Senato e ora è alla Camera che dovrà esaminarlo e approvarlo. Solo dopo un suo ok definitivo e solo quando saranno pronti uno o più disegni di legge per cambiare e rendere più moderna la legge sulle adozioni, che dovremo approvare entro la fine della legislatura, verrà il momento del dibattito".

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