Tav, Beppe Grillo con le manette: "nove mesi passano presto"
"Mi hanno invitato in una baita dove mangiavano della polenta e io sono andato a mangiare la polentina. Pero' io sono tranquillo: nove mesi passano presto". Beppe Grillo scherza sulla richiesta di condanna avanzata nei suoi confronti dalla Procura di Tornio e, dal suo blog, assicura che "comunque io confido nella Giustizia". "Sono calmo, sono sereno. Sono molto sereno. Non ho grossi problemi", dice ancora Grillo. "Il pm - sottolinea sempre sul filo dell'ironia - ha chiesto nove mesi di reclusione perche' io avrei rotto un sigillo 'gia' portato via dal vento', come scritto nella notifica. Era un sigillo che non c'era, un sigillo 'inconsapevole'".
"Questo e' un appello di solidarieta' alla Val di Susa. Sono piu' di 500 inquisiti, tutti sotto processo per delle cose che io non riesco assolutamente a capire". "Voglio dare - dice ancora dal suo blog - la mia solidarieta' a Alberto Perino e a tutti i ragazzi della Val di Susa che devono risarcire un danno ipotetico di 215.000 euro, ne hanno gia' raccolto circa 100.000 e ne mancano altrettanti. C'e' poco tempo e dobbiamo dargli una mano a risolvere questo problema". Per questo Grillo invita a una campagna di sottoscrizione fornendo l'Iban intestato a Pietro Davy e Maria Chiara Cebrari. "La TAV - ricorda - e' un problema che non riguarda solo la Val di Susa, ma tutta l'Italia e forse tutta l'Europa, ma noi siamo tranquilli! La Giustizia fara' il suo corso e io sono calmo, perfetto e non mi agito assolutamente. Aiuta la Valle a resistere!".