Bersani ha trovato il suo Renzi. Fassina in corsa per la segreteria
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Non sarà Cuperlo e neppure Pittella, né Civati, Speranza o Epifani. Bersani ha trovato il suo uomo per contrastare l'ascesa di Matteo Renzi: si chiama Stefano Fassina. Il giovane turco, già responsabile economico del Pd e ora viceministro dell'Economia, potrebbe scendere in campo per contendere al 'rottamatore' la guida del partito.
Ad accogliere favorevolmente la candidatura è Alessandra Moretti, deputata e già coordinatrice della campagna elettorale di Bersani alle primarie, che ad Affaritaliani.it dichiara: "Stimo molto Stefano e ritengo che più saranno le figure autorevoli in campo, più avremo un congresso plurale e aperto sulle idee e la visione che il Pd deve avere del Paese". Il vero nodo, in vista delle consultazioni, saranno le regole delle primarie. Aperte o chiuse che siano, saranno il campo di battaglia su cui si confronteranno le correnti del partito. "Devono essere assolutamente aperte, anche alla luce di quanto accaduto in passato", spiega la Moretti. "Aperte anche a chi si iscrive al momento del voto".
La convergenza sul nome di Fassina sarebbe arrivata durante la riunione dei bersaniani di stretto giro. Il viceministro risulta vincente primo perché rispecchia la visione, soprattutto economica, del 'tortellino magico'. Secondo perché è giovane e telegenico. Terzo perché ha il giusto mix di esposizione mediatica e autorevolezza politica che servono per raccogliere voti. E proprio questi elementi hanno portato Bersani ad escludere altri due candidati: Speranza e Cuperlo. Il capogruppo perché, benché considerato una promessa, è ancora 'giovane e inesperto' e rischia di non reggere il confronto con il sindaco di Firenze.
Per Cuperlo invece le cose si potrebbero fare complicate. I maligni sussurrano che D'Alema inizialmente avesse avanzato il suo nome, pur sostenendo Renzi segretamente, in modo da depotenziare il candidato di Bersani. Un modo per rubare voti all'ala sinistra e avvantaggiare il 'rottamatore'. Le cose si sono complicate con la convergenza su Fassina, benvoluto, sembra, anche da D'Alema. Se la candidatura del viceministro dovesse essere confermata è probabile che a Cuperlo venga chiesto di fare un passo indietro, ma a quanto sembra l'ex leader dei giovani Ds non ha alcuna intenzione di farsi da parte.