Bondi all'attacco: "Dal Colle giudizi politici"
Sandro Bondi ha respinto le critiche del Presidente della Repubblica alle annunciate dimissioni dei parlamentari del Pdl. "Prima di prendere carta e penna per definire un 'fatto politico istituzionalmente inquietante' la decisione assunta nel corso della riunione dei gruppi parlamentari del Pdl, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto a mio parere ascoltare personalmente i presidenti dei nostri gruppi parlamentari per avere piena contezza delle nostre decisioni", ha dichiarato.
"Se lo avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni, che suonano inevitabilmente come giudizi di carattere politico, avrebbe potuto comprendere e riconoscere l alto valore istituzionale, politico e etico del nostro gesto", ha aggiunto il coordinatore del Pdl. "Le dimissioni dei parlamentari del Pdl sono una reazione democratica alla violazione della legge da parte del Pd", ha sottolineato Bondi. "Il Pd non rispetta la legge, viola la legge al fine di estromettere dal Parlamento e dalla vita politica il leader dei moderati e il leader di una delle forze politiche che sostiene l'attuale governo", ha attaccato ancora, "la nostra decisione riguarda percio' il rispetto della legge, il rispetto della democrazia e presuppone il rigetto della posizione del Pd, che ritiene di poter liquidare il leader dei moderati senza rispettare la legge, anzi adottando decisioni irrevocabili sulla decadenza senza attendere il responso della Corte europei dei diritti o preoccuparsi di una corretta interpretazione della legge Severino che solo la Corte puo' fornire".