Casaleggio candidato per Forza Italia. Flop del guru del M5S: solo sei voti

La mente del Movimento Cinque Stelle, Gianroberto Casaleggio, non si è candidato alle elezioni del 24-25 febbario. Eppure ha fatto e continua a fare politica, anche se non parla in pubblico e non esterna le proprie opinioni, salvo che tra i suoi. C'è chi lo considera il numero due di Beppe Grillo e chi l'ideologo del M5S, la mente.
Il fatto che Casaleggio si mantenga così a debita distanza dai media non fa che accrescere l'interesse nei suoi confronti. Cominciano a circolare ricostruzioni sulla sua vita professionale e, a sorpresa, spunta un particolare curioso sul suo passato politico, come scrive Panorama. Si tratta di una candidatura nel Consiglio Comunale di Settimo Vittone, un paesotto di poco più di 1.500 abitanti in provincia di Torino. Correva l'anno 2004, ovvero meno di dieci anni fa. La candidatura non andò a buon fine: Casaleggio, infatti, prese solo sei voti e non risultò eletto.
Ma con chi si era candidato? Con una lista civica, "Per Settimo", che arrivò terza (con 294 voti) su tre liste che si presentarono. Casaleggio partecipò alla stesura del programma e si impegnò in prima persona, mettendoci (in quel caso sì) la faccia. A rendere ancora più curiosa la notizia è che quella lista civica era capeggiata da Vito Groccia, candidato alla carica di sindaco. Panorama scrive che Groccia era un "politico calabrese vicino a Forza Italia". Particolare a dir poco sorprendente, vista la poca simpatia che Grillo e lo stesso Casaleggio nutrono nei confronti del Cavaliere.
Ma Casaleggio replica in un Post Scriptum a un post di Beppe Grillo: "Ho partecipato nel 2004 ad una lista civica del mio paese non collegata ad alcun partito".