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Politica
CasaPound: Annunziata? Processo da Santa Inquisizione. Parla Simone di Stefano

CasaPound Italia (CPI) ha ottenuto un exploit del 9% alle ultime elezioni amministrative ad Ostia (primo turno) per il rinnovo del X Municipio, commissariato per Mafia, con il candidato Luca Marsella; il suo segretario Simone Di Stefano -nomina dell’altro ieri- in seguito alla nota vicenda che ha visto coinvolto Roberto Spada, è stato al centro dell’interesse mediatico, tra cui ospite della trasmissione In mezz’ora in più di Lucia Annunziata, già Presidente della Rai andata in onda su Rai Tre.

 

D: Di Stefano che idea si è fatto della Annunziata e della sua trasmissione?

R: Sono stato ad aspettare l’intervento di Valter Veltroni per mezz’ora e non mi hanno fatto parlare di politica anzi mi ha detto che “Non la faccio parlare di politica perché voi sapete dire benissimo quello che non pensate".Non mi sembra un comportamento corretto da parte di una giornalista di una trasmissione che costa -mi hanno detto- 26.000 € a puntata, soldi nostri, di tutti i contribuenti.

 

D: Ritiene quindi che sia venuta meno alla sua funzione di giornalista della Tv pubblica?

R: Assolutamente sì. Non mi ha fatto parlare di politica -il motivo per cui ero venuto- ma solo di quello che voleva lei di cronaca, della vicenda di Roberto Spada raccontata -tra l’altro-con la sua “narrazione” di sinistra, ma non dei problemi di Ostia, su cui CPI ha investito così tanto in questi ultimi anni e con ottimi ritorni in termini di consenso elettorale.

 

D: La sua percezione è che l’Annunziata scivolasse -per così dire- sugli argomenti da lei ritenuti scomodi per voi, per condurre l’intervista verso quello che voleva?

R: Proprio così. Ad esempio, alla mia constatazione concreta e puntuale di un fatto rilevante e cioè che la palestra di Stefano Spada era stata utilizzata per festeggiare il 25 aprile 2016, festa dei partigiani, dal Commissario prefettizio di Roma Francesco Paolo Tronca e proprio dal Commissario Antimafia di Ostia il prefetto Domenico Vulpiani, ha fatto -come si suol dire- orecchie da mercante, ma se la palestra come luogo di aggregazione sociale andava bene per due enti istituzionali come mai per CasaPound invece non andava più bene? Infatti ci contestano l’utilizzo della palestra per una festa coi bambini del quartiere.

 

D: Pensa che la formazione di sinistra dell’Annunziata in qualche modo la limiti nel suo mestiere di giornalista e cioè non sia completamente libera e non di parte?

R: Penso che chi fornisce un servizio pubblico dovrebbe rispettare tutti e non solo chi più gli aggrada. L’Annunziata ha condotto una specie di interrogatorio, di processo da Santa Inquisizione nei miei confronti peraltro in tre contro uno visto che con lei c’erano ben due giornalisti “amici” di sinistra perché erano dell’Espresso. Non accetteremo mai più inviti da lei anche se in futuro dovessimo entrare in Parlamento e in un Ministero. Non vogliamo avere a che fare più con lei.

 

 

 

 

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simone di stefanolucia annunziatacasapoundostiastefano spadafrancesco paolo troncadomenico vulpiani





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