Politica
Caso Gentile, Lorenzin: "La nomina è scelta mia e la rivendico"
"E' una scelta che ho fatto io, La rivendico. Non e' prevista la competenza medica" per i cda perche' "il compito e' quello di controllare gli atti amministrativi e non medici". Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di un seminario della Fondazione Astrid, rispondendo ad una domanda sulla nomina del figlio del senatore Gentile all'istituto nazionale tumori di Milano. "Questa nomina e' stata fatta da me ad agosto e ratificata in un momento in cui non c'era nessun sospetto. Se il tema e' il curriculum di questa persona, lui ha i titoli ed e' insieme ad altri in questo consiglio di amministrazione. Se il tema e' quello che e' un figlio di senatore, una persona deve essere giudicata per quello che vale al di la' dell'essere figlio".
Boschi: tutto regolare - La designazione di Andrea Gentile, figlio del sottosegretario allo Sviluppo economico, nel consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano "è stata effettuata nel rispetto delle norme vigenti". A spiegarlo è stato il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, rispondendo ad un'interrogazione al Question time alla Camera. Boschi ha sottolineato che lo statuto dell'Istituto "non prevede la necessità della laurea in medicina o un titolo di studio in materie sanitarie" fra i requisiti necessari per la designazione. Il ministro ha poi ricordato che la designazione di Andrea Gentile, firmata dal ministro Lorenzin, risale al 16 settembre scorso "e all'epoca il sottosegretario Gentile non faceva parte del Governo". In ogni caso, ha concluso Boschi, questo rapporto di filiazione "non implica causa di incompatibilità o inconferibilità".
Scotto (Si): "Risposta Boschi insoddisfacente" - "La risposta della ministra Boschi è assolutamente insoddisfacente. Vorrei dire alla ministra che la sociologia una cosa del genere la chiama familismo amorale". Lo afferma in Aula a Montecitorio il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana, Arturo Scotto, replicando alla risposta della ministra Boschi al question time di Sinistra Italiana sulla nomina del figlio del sottosegretario Gentile nel Cda dell`Istituto nazionale Tumori. "Il messaggio che arriva dalla ministra Boschi e dalla sua collega Lorenzin - aggiunge Scotto - è devastante: l`unica competenza attribuita all`avvocato penalista Gentile per essere nominato nel Cda dell`Istituto tumori è essere figlio del sottosegretario Gentile allo Sviluppo Economico2. "Non basta dire che all`epoca Gentile non era sottosegretario - sottolinea quindi il capogruppo Si alla Camera -. Come è noto a tutti c`era in corso un`indagine che lo aveva allontanato dall`incarico di governo, incarico reintegrato successivamente. Con questa nomina il governo dice alla nostra migliore gioventù che se è sola, se non ha un cognome giusto, o deve confidare nella fortuna e nella buona sorte o, se vuole che il suo talento venga riconosciuto, deve fare le valigie e andare via da questo Paese, prosegue Scotto. Da due anni il governo taglia nastri, racconta storie di successo, parla di merito". "Tutte fandonie perché poi nominano 'i figli di'", conclude Scotto.