Politica
Chi è Stefano Sannino: dal servizio diplomatico italiano ai ruoli di punta nella Commissione Ue
Finito sotto i riflettori insieme all’ex ministra degli Esteri Federica Mogherini per presunta frode nell’utilizzo dei fondi Ue

Dal servizio estero italiano ai palazzi del potere Ue: chi è Stefano Sannino
È finito sotto i riflettori mediatici il nome dell’ambasciatore e diplomatico italiano Stefano Sannino, coinvolto insieme all’ex ministra degli Esteri Federica Mogherini nell’inchiesta belga per presunta frode nell’utilizzo dei fondi Ue. Sannino ricopre attualmente il ruolo di direttore generale della Direzione generale della Commissione europea per il Medio Oriente e Nord Africa, ed è considerato una figura di vertice della burocrazia europea.
La vita e la carriera di Sannino
Nato a Portici, in provincia di Napoli, nel 1959, Sannino si laurea in scienze politiche all’Università Federico II, per poi fare il suo ingresso nel servizio diplomatico nel 1986, assumendo il ruolo di vice-capo missione presso l’Ambasciata d’Italia a Belgrado (1994-96), prima di essere inviato dal governo italiano come capo incarico di segretario di Stato agli affari esteri nel primo governo Prodi (1996-98).
Dal 1998 al 2001 Sannino è capo di gabinetto del Ministero del Commercio internazionale sotto la guida del ministri Piero Fassino e poi Enrico Letta. In seguito, torna alla diplomazia a Belgrado in qualità di capo della missione Osce nella Repubblica federale di Jugoslavia (2001-2002).
I primi passi di Sannino nei corridoi influenti della Commissione Europea a Bruxelles risalgono al 2002, quando viene nominato consulente per le relazioni esterne e il commercio nel gabinetto del presidente Romano Prodi, insieme a Sandro Gozi. Prosegue poi la carriera europea come direttore per la gestione delle emergenze e rappresentante della Commissione presso il Comitato Politico e di Sicurezza (2004-2006), prima di affiancare Prodi nel suo secondo mandato come consigliere diplomatico del premier (2006-2008).
Rientrato a Bruxelles nel 2008, Sannino diventa Direttore per le relazioni con l’America Latina (2008-2009) e vice-direttore generale per le Relazioni esterne incaricato di Asia e America Latina (2009-2010). Successivamente passa alla Direzione generale per l’allargamento della Commissione europea, dove assume l’incarico di vicedirettore generale dal 2010 al 2011 e direttore generale dall’aprile 2011 al luglio 2013, quando lascia l’incarico per diventare il Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, nominato dal premier Letta.
Ambasciatore in Spagna e la causa Lgbt
Tra il 2016 e il 2020 Sannino diventa ambasciatore d’Italia in Spagna, dove conquista il premio Transexualia per il suo forte supporto all’inclusione sociale delle persone trans in Spagna, e il premio Lgbt Andalucía per il suo impegno nella lotta contro l’omofobia.
La direzione generale del Seae
Nel febbraio del 2020 Josep Borrell, a quel tempo Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, lo nomina segretario generale per gli affari economici e globali del Servizio europeo per l’azione esterna (Seae), ruolo che ricopre fino alla fine del 2024.
L’ultimo incarico
Nel 2025, Sannino torna a lavorare presso la Commissione europea come direttore generale ad interim nel nuovo Direttorato generale per il Mediterraneo, il Medio Oriente, il Nord Africa e il Golfo (DG MENA).
