Cicchitto su Violante non convince
di Pietro Mancini
Non appare convincente la proposta, avanzata da Fabrizio Cicchitto, di eleggere Luciano Violante al Quirinale. Secondo l'ex presidente dei deputati Pdl, l'ex magistrato potrebbe guidare la pacificazione nazionale, avendo cambiato idea rispetto ai primi anni 90, quando, sostiene l'ex socialista lombardiano, "cavalcò l'uso politico della giustizia".
Ovviamente, è legittimo cambiare idea. Già Fini ha ripudiato il fascismo e Veltroni ha bocciato il comunismo, pur avendo militato a lungo nel MSI e nel Pci. Ma, soprattutto quando, su temi così delicati, i mutamenti di rotta sono a 360 gradi, non occorrerebbe chiarirne, ai cittadini, non solo ai Grandi Elettori del nuovo Capo dello Stato, le ragioni, storiche e politiche, autentiche ? Oppure, come ha sostenuto Aldo Cazzullo, che ha intervistato Cicchitto, non verranno spazzate via le voci e le ipotesi di patti, trasversali, di potere di impunità, di inciuci e di cambiamenti strumentali.
E, soprattutto in una fase tesa, confusa e incerta come l'attuale, le istituzioni e gli uomini che, pro tempore, le rappresentano dovrebbero essere giudicati e apparire al Paese corretti, trasparenti, in buona fede.
Pietro Mancini.
P.S. Oltre a Cicchitto, nuovo sostenitore di Violante, ha colpito molti la difesa dai "presunti" biechi veleni giudiziari anti- D'Alema, perorata da commentatori dell'area di centrodestra, mai "teneri" con l'ex premier a cui sbarrarono, 7 anni fa, la porta del Quirinale, con dure campagne di stampa sui loro giornali.