Renzi vuole Mattarella. Ma Berlusconi insiste su Amato
Il gioco dei veti incrociati ha bloccato per ora l'accordo sul Quirinale tra Renzi e Berlusconi. Guerini: si parte e si arriva con Mattarella. Poi la precisazione: niente di definito. Sulle votazioni il Pd prova ad accelerare. Ma Berlusconi insiste su Amato. Oggi la prima votazione.
Guerini lo ha detto conversando con i cronisti della Camera dei Deputati: "Mattarella e' ilnostro candidato. Stiamo lavorando, la nottata e' lunga". Poi il dietrofront: "Vedo che una mia non risposta a una mezza domanda viene sparata in agenzia e sui siti nientemeno come una svolta del Pd su un nome per il Quirinale. Non e' cosi'. La partita e' ancora lunga e aperta ed e' tutt'altro che definita su questo o quel nominativo", precisa il vice segretario del Pd.
VOCI DI PALAZZO - La volontà di mantenere in vita il Patto del Nazareno c'è tutta, altrimenti salterà ero anche l'Italia e le riforme istituzionali. L'ex Cavaliere ha bocciato i nomi di Renzi: Mattarella, Finocchiaro e Padoan. Sul fronte opposto il premier ha detto ad Amato e Casini, candidati frutto dell'asse tra Forza Italia e Alfano. Che fare? Fonti qualificate di Pd e Fi spiegano ad Affaritaliani.it che il compromesso potrebbe essere trovato su nomi di area Pd ma non strettamente legati all'attività romana del partito. E quindi salgono fortemente le quotazioni due amministratori locali: Sergio Chiamparino e Piero Fassino. E come ultima spiaggia si punta anche sul nome di Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti. La strada è in salita ma la volta di chiudere l'accordo rimane.
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)