Colle, il Pdl si spacca sulla Bonino. Gasparri: "Mai un radicale al Quirinale"

Niente Radicali sul Colle più alto. "Non voterei mai Emma Bonino. Credo che molti esponenti cattolici del centrodestra che la rispettano non la voterebbero, per una scelta valoriale: perche' se ricordiamo le sue battaglie sulla droga, sull'eutanasia e sull'aborto non credo potremmo affidarle la presidenza". E' Maurizio Gasparri a ribadire che "il Presidente della Repubblica deve essere anche un momento di sintesi". Il vicepresidente Pdl del Senato, a Omnibus su La7, precisa che "non e' una questione di genere": "La mia critica a Bonino non e' perche' e' donna, non sono contro le donne. Io - esemplifica - non voterei nemmeno Pannella, che e' uomo". Ribadito che "Bonino avrebbe, anzi, il cursus honorum e un percorso politico che la renderebbero senz'altro idonea a ricoprire quell'incarico il problema per me resta di contenuti".
QUIRINALE: MOSCA (PD), IL CAMBIAMENTO E' DONNA - "Credo che in un momento come quello che viviamo la scelta di eleggere una donna al Quirinale sia la novita' in grado di superare le contraddizioni e l'immobilismo" dichiara Alessia Mosca, deputato Pd, che aggiunge: "il nostro Paese e' arricchito da molte personalita' femminili piu' che adeguate per ricoprire la carica di Capo dello Stato. Penso a Emma Bonino, come ha proposto Mara Carfagna, cosi' come ad altri nomi che hanno fatto tanto per l'Italia e per gli italiani". "Ritengo sia il momento piu' giusto - prosegue Mosca - per fare questo grande passo, rivoluzionario per la nostra storia istituzionale, anche perche' credo che qualita' come una forte propensione al dialogo e alla mediazione, culturalmente appannaggio del genere femminile, siano oggi quanto mai preziose. In questi mesi c'e' stato, da molte parti, un gran parlare di 'cambiamento'. Questa e' l'occasione per passare dalle parole ai fatti, realizzandolo", conclude Alessia Mosca.