Effetto Quirinale, Renzi ricompatta il Pd e vince il primo round
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Comunque vada a finire sabato mattina, sia che Sergio Mattarella venga eletto solo con i voti del Pd e altri piccolo o anche con quelli di Forza Italia e Ncd, Matteo Renzi ha ottenuto un primo risultato. Un risultato considerevole e non da poco. Dopo essersi spaccato sul Jobs Act, sulla legge finanziaria, sull'Italicum, sulle riforme istituzionali e sul 'salva-Silvio', incredibilmente il Partito Democratico ritrova un'unità piena e totale. Non era mai accaduto da quando l'ex sindaco di Firenze è diventato segretario. Fassina e D'Attore d'accordo con Guerini e Serracchiani. Una specie di miracolo. Certo, il premier ha incrinato il rapporto con Berlusconi e Alfano, ma in cuor suo Renzi è sereno e sa che né l'ex Cav né il ministro dell'Interno hanno intenzione di rompere il patto con il Pd su cui si reggono il governo e le riforme. E' chiaro che se dovessero prevalere i franchi tiratori e Mattarella fosse bocciato sarebbe una catastrofe e una figuraccia per Renzi, ma se le cose vanno lisce, e come pare andranno, il presidente del Consiglio uscirà rafforzato dalla prova del Quirinale. Con un Presidente che non gli fa ombra e con un partito coeso dietro di lui. Un bel risultato, inatteso e soprattutto una buona dose di ottimismo visti i segnali di forte ripresa economica arrivati da BankItalia e Confindustria.