Verso un'Italia tripolare. Con Salvini, Renzi e Landini al comando
Di Angelo Maria Perrino
#amperrino #omarsivori
Stanotte ho sognato un'Italia politica nuova. Fatta cosi, dunque: Maurizio Landini leader della sinistra dura e pura, Matteo Salvini leader della destra integralista e strong, Matteo Renzi in mezzo, leader di un partito neocentrista.
Con le sigle del passato si potrebbe schematizzare così: Landini fa il Pci, Salvini fa il Msi e la destra nazionale sdoganata e dentro l'arco costituzionale, Renzi fa la Dc.
E così, dopo la seconda e la terza repubblica, si tornerebbe sostanzialmente alla prima, stando alle risultanze dei sondaggi più recenti, agli spostamenti più significativi e carsici all'interno della pubblica opinione, al rilevamento dei fattori e degli uomini driver più evidenti.
Il sogno (o incubo, secondo i gusti e le aspettative) si è poi dipanato ancor meglio così: a destra Forza Italia andrà nella Dc di Renzi, perdendone un pezzo, più radicale, che si alleerà con Salvini. Il quale prenderà anche i Fratelli della Meloni e i grillini di destra, mentre quelli di sinistra andranno col segretario Fiom e il suo futuro partito del Lavoro, che prenderà anche gli scissionisti del Pd, Sel, Rifondazione, Tsipras e gruppiscoli vari.
Renzi assorbirà nel suo Pd di centro il pezzo maggioritario di Forza Italia che sta con Berlusconi, l'Ncd di Alfano e i centristi da Scelta Civica ai popolari di Mauro, ai centrini vari di Casini & C.
Il sistema sarà tripolare e non bipolare. E sarà guidato dal centro, ossia dal Pd-Dc di Renzi, in forza della sua maggior capacità di coalizione che gli consentirà di allearsi, in base ai programmi, tanto con la Lega-Msi di Salvini, quanto col Partito del Lavoro-Pci di Landini.
Poi mi son svegliato. Ma rispetto ad altre notti, questo mi sembra un sogno realistico, serio e ispirato che non richiede di scomodare Freud per l'interpretazione.