Il commento/ Matteo Renzi bravissimo con il manuale Cencelli
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Cartellino rosso per Matteo Renzi. Il segretario-premier tuttofare, quello che twitta Palazzo Chigi alle 6 del mattino per far vedere al mondo che si alza presto, aveva promesso rinnovamento e una squadra di governo snella. Sedici ministri non sono i dodici promessi, innanzitutto. Ma tanto per non farsi mancare nulla, e soprattutto per rispettare alla lettera il manuale Cencelli (in perfetto stile Prima Repubblica), l'ex sindaco di Firenze ha pensato bene di nominare ben nove viceministri e 35 sottosegretari. Una pletora, scelta per accontentare le varie anime dei democratici e i partitini e i gruppetti che formano la maggioranza.
Il numero complessivo dei componenti dell'esecutivo di Renzi, dunque, supera di uno i membri del governo Letta, che aveva 21 ministri, più premier e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e 40 sottosegretari. Il 'tetto' di massimo 63 componenti è fissato dalla Finanziaria del 2008. Uno in meno del tetto massimo, insomma. E sarebbe questa la svolta del rottamarore? Questo il rinnovamento tanto sbandierato? Speriamo tutti che il premier più giovane della storia faccia bene, nell'interesse del Paese e non certo suo o del Pd, ma l'inizio non è dei migliori. Affatto.