Politica
Commissione Banche, tempi lunghi. La Lega: "Sì a Lannutti presidente"
Rinviata la prima seduta. No del Pd al senatore del M5S
"Come ha già detto Matteo Salvini, siamo favorevoli alla guida della Commissione d'inchiesta sul sistema bancario da parte del senatore Elio Lannutti. L'importante è che parta in tempi rapidi". Lo afferma ad Affaritaliani.it Claudio Borghi, presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera.
Banche: rinviata prima seduta commissione prevista giovedì - Salta la riunione della commissione Banche che avrebbe dovuto procedere giovedì all'elezione del presidente, sancendo di fatto la sua costituzione. "La conferenza capigruppo del Senato ha convenuto di rinviare ad altra data, previa intesa con la Camera, la votazione per la costituzione delle commissioni sulle banche e su Forteto", ha annunciato il vicepresidente di turno del Senato Roberto Calderoli. Immediata la protesta delle opposizioni, a cominciare da Fdi.
Banche, Pesco (M5s): Lannutti è persona giusta per Commissione - “C’è una banca seriamente in difficoltà che ha bisogno di aiuto che non riesce a ricevere dal mercato. È necessario che intervenga lo Stato. Interverremo in questo modo: con 900 milioni di finanziamento al fine di creare una vera e propria banca degli investimenti e questo sarà sicuramente un esperimento ma secondo noi molto utile e proficuo per quei territori che hanno un serio bisogno di investimenti”. Così Daniele Pesco, presidente Commissione Bilancio al Senato (M5s) poco fa all’interno di Radio anch’io. Un commento anche sul possibile nome a capo della commissione d’inchiesta sulle banche che verrà creata nei prossimi giorni: “Penso che Elio Lannutti sia la persona con gli skills maggiormente adeguati per quel ruolo quindi noi insisteremo con Elio Lannutti”.
Banche, Fiano a Di Maio: Lannutti non può presiedere commissione - “Uno degli estimatori dei Protocolli Savi anziani di Sion, un testo antisemita falso diffuso dalla polizia segreta zarista all’inizio del ’900, nella Germania del Terzo Reich fu proprio Hitler citandoli nel Mein Kampf. Tralascio gli altri estimatori da Hamas all’estrema destra. Poi è arrivato il senatore Elio Lannutti del M5S che di quel testo falso e immondo ha ripubblicato su Twitter le teorie che stavano nel secolo scorso anche alla base del progetto che portò alla Shoah. Delle due l’una, o vale ormai tutto e la storia è un inutile orpello, oppure Luigi Di Maio devi dichiarare nero su bianco che uno così il presidente della commissione Banche non lo può fare. Sicuramente non avrà i nostri voti”. Così Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, replica su Facebook alla dichiarazione di Lannutti su un quotidiano in cui afferma di aver ricevuto da Di Maio il via libera alla candidatura a presidente della commissione Banche.
BANCHE: MORANI (PD), 'LANNUTTI RITIRI CANDIDATURA A PRESIDENZA COMMISSIONE' - "Dovrebbe essere #Lannutti a ritirarsi dalla candidatura per la presidenza della commissione banche. Mi auguro che abbia la sensibilità di togliere la maggioranza da questo grande, gigantesco imbarazzo''. Lo scrive su Twitter Alessia Morani del Pd, sottosegretario allo Sviluppo economico.
Banche, F.Boccia: Lannutti? Presidente deve essere super partes - "Chi svolge quel ruolo deve essere al di sopra delle parti. Conosco da anni il senatore Lannutti. Lo valuteranno i segretari dei partiti. Dico semplicemente che il presidente deve essere arbitro, non giocatore. Dipende da che impostazione Lannutti vuole dare alla commissione. Sarebbe meglio che chi si candida a presidente dica prima cosa vuole da questa commissione". Lo afferma Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali a radio anch'io su radio1 commentando l'ipotesi che sia il senatore M5s Lannutti a presiedere la commissione d'inchiesta sulle banche.
BANCHE, DI PIETRO: 'LANNUTTI MI HA CHIESTO CONSIGLI PER TUTELARE SUO NOME' - ''Lannutti mi ha chiesto dei consigli per tutelare il suo nome''. Antonio Di Pietro conferma all'Adnkronos di essere stato contattato dal senatore del M5S Elio Lannutti, tra i papabili per la presidenza della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche, per consigli di carattere giuridico. ''Lannutti -spiega l'ex pm di Mani Pulite- è rimasto molto amareggiato per come è stata strumentalizzata una sua frase infelice (quella sui protocolli dei Savi di Sion, ndr), che a suo tempo ha immediatamente rettificato, scusandosi. Frase che stanno utilizzando contro una delle persone più competenti, che da 50 anni si sta battendo per riportare la trasparenza nel sistema bancario, e che evidentemente non vogliono alla presidenza della Commissione sulle banche, perché potrebbe fare troppo bene il suo dovere''. ''Lannutti -rivela Di Pietro- mi ha chiesto dei consigli, come avvocato, per tutelare il suo nome e far riemergere la verità. Io ho accettato, in nome del nostro rapporto di amicizia, perché abbiamo fatto tante battaglie insieme sulla trasparenza bancaria quando eravamo entrambi parlamentari''. Lannutti, già presidente dell'Adusbef, è stato eletto senatore per la prima volta nel 2008 con l'Idv di Di Pietro ed è passato con i Cinque stelle nel 2014 per poi essere rieletto con i grillini l'anno scorso.
Lannutti: non mi ritiro da commissione su banche - "Io non mi sfilo da un bel niente. E nessuno mi ha chiesto un passo indietro. Di Maio nell'ultima assemblea, a mia precisa domanda, ha risposto: vai avanti". Il senatore M5s Elio Lannutti, intervistato dalla Stampa, ribadisce di essere il candidato del Movimento alla presidenza della commissione d'inchiesta sulle banche. "Sono la memoria storica di tutti i crac bancari: dal 2001 al 2018 ce ne sono stati per 98 miliardi di euro e 1,6 milioni di risparmiatori", dice Lannutti. In merito al sostegno di Matteo Salvini, "lo ringrazio perche' credo che la nomina debba avvenire con il piu' ampio consenso possibile. Se Pd e Renzi non mi voteranno saranno loro a spaccare la maggioranza. Se ne assumeranno le responsabilita'". Su Bankitalia, Lannutti auspica il controllo da parte del Parlamento. "In altri Paesi, azionista della banca centrale e' il pubblico, non le banche private. Saniamo l'anomalia", esorta. Quanto al governatore Ignazio Visco, "voglio tranquillizzarlo. Non deve avere paura, se non ha nulla da nascondere", dichiara Lannutti. "Se ci sono stati tutti questi fallimenti, qualche responsabilita' ci sara' o no? Guardo all'attualita': la nomina di Antonio Blandini a commissario della Popolare di Bari. E' lo stesso commissario della Banca Tercas il cui salvataggio fu imposto alla Pop.Bari. C'e' un approccio un po' troppo fideistisco su Bankitalia".