Congresso, Gianni Pittella in campo. "Pronto a correre per la segreteria"
"Quando si aprira' il congresso, se sara' il caso...". Gianni Pittella, eurodeputato Pd e vicepresidente del Parlamento europeo intervistato dall'Unita' annuncia cosi' la sua disponibilita' a candidarsi alla segreteria del Pd. "In questo momento la mia decisione e' quella di mettere a disposizione del mio partito e del Paese l'esperienza e la competenza che ho maturato in questi anni di impegno in Europa e sul territorio". "In questo momento c'e' un segretario verso il quale ho il massimo di stima e di sostegno per il tentativo che sta facendo di dare un governo al Paese, ma quando si aprira' il congresso, se sara' il caso...". Per l'eurodeputato quella di Bersani oggi e' "l'unica proposta in campo" per dar vita a un governo che "non vuol dire inciucio o ammucchiata: il dialogo con il Pdl e' fondamentale perche' il presidente della Repubblica e le riforme istituzionali non si fanno da soli".
Quanto al partito, "se non teniamo il partito unito su posizioni di saggezza ed equilibrio, in cui si possano riconoscere le culture laico-socialista e cattolica, finira' con un pezzo del Pd che si arrocca su posizioni di sinistra e un altro pezzo che lavora a una strana alleanza con i moderati senza Berlusconi. Sarebbe la fine". Pittella non esclude un ingresso di Sel nel Pd: "in un partito che da' piena cittadinanza all'area cattolica e socialista perche' non dovrebbe starci Vendola? Considererei invece una sciagura una scissione del Pd con una scheggia di sinistrismo che ingloba Vendola e una scheggia di moderatismo che punta ad assorbire gli orfani di Berlusconi".