Come il marchese Enrico Berlinguer che -malignò Giancarlo Pajetta - si iscrisse, giovane compagno, alla direzione del PCI, così Giuseppe Conte è stato iscritto alla segreteria del M5S. L’”avvocato del popolo” lo ha cooptato Grillo al vertice, senza consultare il popolo e informando solo, a cose fatte, Gigino Di Maio, che l’ascesa del prof. indebolisce non poco. Con la decisione di ieri, si esaurisce la spinta dei grillini al rinnovamento del Paese, la prima ragione della fondazione e dell’ascesa del M5S.
Conte, da federatore dell’area progressista, come disse Bettini, viene nominato leader del M5S, in concorrenza con il Pd. Niente primarie, né consultazione degli iscritti sulla piattaforma Rousseau. Un gruppo di uomini e una donna, riuniti in segreto, hanno deciso un leader e un programma fino al lontano 2050, così stellare che Grillo ha indossato un casco da astronauta. Un metodo verticistico sulla quale Alessandro Di Battista si limiterà a borbottare....mentre il padre, Vittorio, fascistone non pentito, farà a Giuseppi gli auguri. E gli invierà un saluto. Romano, of course....
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