A- A+
Politica
Conte, dalla mediazione alla sintesi politica. Programma “salva Italia”

Di Massimo Falcioni

 

La Fase 2 che da lunedì 4 maggio tenta di rimettere in moto l’Italia dopo tre mesi di blocco per il coronavirus è il tentativo del governo per fare uscire il Paese dall’immobilismo pur non abbassando la guardia. Niente è scontato perché dopo i primi passi del ritorno alla normalità tutto può accadere: il nemico non è stato sconfitto e la pandemia valica ogni confine non escludendo l’ondata di ritorno. Il monito di Mattarella: “Nulla sarà come prima” significa che anche gli italiani vivranno per un bel po’ con il rischio. Un rischio non solo sanitario ma anche economico e sociale che già mette a dura prova la tenuta del Paese e le sue prospettive. Gli ultimi dati (Istat) parlano da soli: un italiano su due ha paura di perdere il proprio posto di lavoro. Il 62% è convinto che la disoccupazione aumenterà. Il 57% si definisce pessimista per l’avvenire. Il premier Conte ha tenuto e la “barca Italia” non è affondata.

Ciò non senza limiti e contraddizioni: per le giravolte degli affollati comitati tecnici e scientifici, per la debolezza politica dell’esecutivo e per l’assenza dei partiti e dello stesso Parlamento. Se la Fase 2 significa per il governo passare al dopo del tamponamento delle falle, l’azione soft e a zig zag di Conte incentrata sulla mediazione per cercare di accontentare tutti, non basta più. E’ l’ora del salto di qualità, con la sintesi politica che produca scelte per un programma “salva Italia” aperto a chi ci sta, base per un progetto di ricostruzione nazionale materiale e morale superando interessi di parte contrastanti sapendo che l’operazione non sarà indolore e che il conto non sarà per tutti lo stesso. La palla ce l’ha Conte e tocca a lui giocare la partita dicendo agli italiani qual è il suo progetto di ricostruzione, chi è con lui e chi gli rema contro, a cominciare dai partiti e dai capi e capetti della maggioranza. Non si cambia il timoniere nella tempesta.

Ma la barca resta nel gorgo se c’è chi non rema e va a picco se c’è chi rema contro. Conte gode nei sondaggi di un forte sostegno degli italiani ma è “solo” e gli stessi sondaggi, pur nell’altalena dei singoli partiti, danno l’opposizione di centrodestra ben sopra i partiti di governo riducendo così l’autorevolezza di questa maggioranza e di questo parlamento e di fatto producendo l’attuale situazione di stallo. Ecco perché la mediazione personale deve lasciare il posto alla sintesi politica. Non basta salvarsi dalla tempesta se si resta in alto mare in attesa della successiva. Il virus può tornare con una seconda sberla. La depressione dell’economia già colpisce duro. Conte dica dove vuol portare l’Italia e qual è la rotta per arrivarci. E i partiti, tutti, battano un colpo perché pur nella loro crisi ultradecennale sono pur sempre “la democrazia che si organizza”.

Non serve un “uomo solo al comando” ma un premier di un esecutivo espressione di una maggioranza riconosciuta dagli italiani perché frutto del loro volere alle urne e non di pateracchi da alambicchi. Serve il senso dello stato e di responsabilità anche dei partiti oggi all’opposizione tesi a cavalcare la situazione per un ribaltone. L’Italia non può che contare sulle proprie forze. Il 1° Maggio, in una intervista a Le Monde sul che cosa l’Europa dovesse fare di fronte alla pandemia il ministro degli Esteri svedese rispondeva: “E’ il singolo Stato nazionale che deve occuparsene”. Ecco. Serve il cambio di passo, voltando pagina anche nella Ue. Adesso. Prima che sia troppo tardi. 

 

Commenti
    Tags:
    contecoronavirus contecoronavirus conte programmacoronavirus governo conte





    in evidenza
    Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

    Il video

    Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

    
    in vetrina
    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo


    motori
    Pirelli e Lamborghini: nuovi pneumatici per Urus SE

    Pirelli e Lamborghini: nuovi pneumatici per Urus SE

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.