A- A+
Politica
Coronavairus, il linguista Sgroi difende Di Maio: è ‘anglismo’

 

Il linguista Salvatore Claudio Sgroi commentato il fatto di attualità relativo al ministro degli affari esteri Luigi Di Maio, durante un incontro all’estero, parlando in italiano ha pronunciato in pubblico il nome del coronavirus all’inglese come “coronavairus”. Dai media e sul web non sono mancati gli stracchi al ministro Di Maio, ma il linguista Salvatore Sgroi è intervenuto a difesa con una tesi: se coronavirus è un anglismo, non è un peccato mortale pronunciarne il nome all’inglese.

Il linguista Sgroi intervenendo sul blog di Fausto Raso (Ma qual(')è l'origine del Coronavirus?) ha esaminato il coronavirus nella lessicografia italiana ed estera, giungendo alla conclusione che la parola non è un ‘latinismo’, come si ripeteva spesso, ma un anglismo.

Commenti
    Tags:
    coronavirus di maio inglese





    in evidenza
    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    Ritratto di Francesco Muglia

    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    
    in vetrina
    Affari in rete

    Affari in rete


    motori
    Formula E: 10 anni a zero emissioni

    Formula E: 10 anni a zero emissioni

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.