Coronavirus, agente della scorta di Salvini positivo. Il leader della Lega: "Sto bene"
Agente della scorta di Matteo Salvini positivo al coronavirus. L'ex ministro: "Non sono mai stato a contatto col ragazzo della Polizia"
Coronavirus, agente della scorta di Salvini positivo. Il leader della Lega: "Sto bene"
Un poliziotto della scorta di Matteo Salvini è risultato positivo al coronavirus. Il leader della Lega, secondo quanto ha riferito il suo staff, non è stato però sottoposto a tampone perché non è entrato in contatto con l'agente. Di conseguenza, spiegano le stesse fonti, non e' stata disposta alcuna misura di isolamento per il segretario della Lega. Gli altri colleghi della scorta sono stati messi in quarantena.
Matteo Salvini ha poi scritto sui social: "Sto bene, non sono mai stato a contatto col ragazzo della Polizia che potrebbe essere positivo, e ovviamente farò tutto quello che le Autorità sanitarie mi chiederanno di fare, come ogni altro cittadino". Il numero uno della Lega aggiunge: "Chi riesce a fare polemica anche su una malattia, in alcuni casi arrivando ad augurarmi la morte, non merita risposta, al massimo un sorriso. Grazie per i tanti messaggi, adesso mangio piselli, pomodori e carne cruda, poi torno al telefono con sindaci e medici in prima linea contro il virus".
"E' un agente di polizia che fa il suo dovere e sono dispiaciuto per lui - ha detto all'Adnkronos Vito Crimi, capo politico del M5S e viceministro dell'Interno - Il fatto che sia della scorta di Salvini mi sembra veramente un particolare non rilevante, ciò che conta è che guarisca presto lui e che né Salvini né i suoi colleghi siano stati contagiati...".
Alla notizia del poliziotto risultato positivo al coronavirus, il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia (M5S), all'Adnkronos ha commentato: "Invitiamo tutti coloro, compreso Salvini, che hanno avuto documentati contatti con persone positive al test per il Covid-19 a seguire pedissequamente le disposizioni messe a punto dal governo e a non fare di testa propria, perché significherebbe mettere in pericolo i cittadini italiani. Il virus non guarda il tuo nome, non guarda la tua posizione sociale o il tuo status da parlamentare. Tutti devono seguire le disposizioni del governo. La salute dei cittadini viene prima del consenso elettorale".
"La salute dei cittadini è priorità del governo - ha sottolineato all'Adnkronos anche il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, volto noto del M5S - Non si gioca sulla pelle degli italiani, sono certo finalmente ora anche Salvini lo avrà capito, perché il virus è un nemico che non fa distinzione di razza o appartenenza politica. L’Italia lotta unita".
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