Coronavirus, Di Maio: “All’Ue abbiamo dato tanto, ci torni indietro qualcosa"
Di Maio chiede all'Ue la restituzione di parte dei fonti stanziati negli anni dall'Italia a Bruxelles
Coronavirus, Di Maio: "Dato tanto a Ue, ora ci torni indietro"
All'Ue "chiedo che colpa ha l'Italia di fronte a questa epidemia. In passato si diceva non vi possiamo aiutare economicamente perché avete speso male, non avete fatto i compiti a casa, ora siamo di fronte a una pandemia globale". Interviene a gamba tesa il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a Storie italiane su Rai1, nel dibattito sui coronabond e più in generale sulla strategia che l'Europa deve adottare per far fronte alla crisi sanitaria-economica-sociale. "Noi chiediamo semplicemente di poter spendere tutti i soldi che servono per aiutare la gente", ha aggiunto il capo della Farnesina. "E siccome siamo sempre stati un popolo che ha dato tanto all'Europa, l'ha fondata e finanziata e dato più soldi di quelli che ricevevamo, è ora che ci torni qualcosa", ha chiesto Di Maio.
Coronavirus, Di Maio: "Confida arrivino altri sanitari dal mondo"
Quanto agli aiuti sanitari Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, spera che "arrivino altri medici e infermieri dall'estero" per aiutare "l'esercito di nostri medici e infermieri nel Paese". Soltanto di ieri, l'invio di 30 medici dall'Albania. Un aiuto importante che il premier albanese Edi Rama ha reso ancora più prezioso con il suo messaggio in italiano e con parole di profonda amicizia con il nostro paese.
Coronavirus, Di Maio: "Lavoriamo a un reddito di emergenza"
"Stiamo lavorando a un reddito di emergenza per aiutare le famiglie che non riescono a dare da mangiare ai propri figli - ha aggiunto Di Maio - "Sono stato ministro del Lavoro e abbiamo fatto il reddito di cittadinanza che sta dando la possibilità a 2 milioni di di famiglie di poter dar da mangiare e sono felice che altre forze aprono all'estensione di questo reddito", ha aggiunto il capo della Farnesina.
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