Coronavirus, Regioni all'attacco. "Basta distanziamenti su treni locali e bus"
I governatori: "Con questi criteri le scuole a settembre non ripartono". Chiesto incontro urgente: saranno ricevuti dai ministri Boccia, De Micheli e Speranza
Coronavirus, Regioni all'attacco. "Basta distanziamenti su treni locali e bus"
L'emergenza Coronavirus in Italia continua. Ma dopo l'ultimo Dpcm del governo sul distanziamento su treni e bus le Regioni insorgono: "Con questi criteri le scuole a settembre non ripartono. Il governo chiarisca immediatamente che l’ordinanza del ministro della Salute si applica solo al trasporto ferroviario nazionale di lunga percorrenza". I governatori - si legge sul Corriere della Sera - lanciano la sfida sul problema del trasporto pubblico locale. Il distanziamento di un metro richiesto dagli scienziati è per i presidenti una misura inaccettabile, al punto che la Conferenza delle Regioni ha spedito a Palazzo Chigi un documento molto duro.
Giuseppe Conte lo ha letto, ha capito quanto grossa sia la grana e ha risposto con un sì alla richiesta del presidente Stefano Bonaccini di un incontro urgente con ministri Roberto Speranza, Paola De Micheli e Francesco Boccia. Toccherà a quest’ultimo coordinare l’incontro e cercare una mediazione, visti i toni con cui i «governatori» vanno all’attacco. «I criteri previsti dalle linee guida allegate al Dpcm 14 luglio sono assolutamente inidonei ad assicurare livelli adeguati di servizio », dice il documento. A settembre si rischia il caos. E i «governatori» hanno ben chiaro che, se dovessero scoppiare nuovi focolai, chi ha derogato alle norme nazionali sarebbe chiamato a risponderne.
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