Coronavirus, strategie social vincenti di Zaia-De Luca. Fontana, luci e ombre
Coronavirus: i presidenti delle regioni alla prova di Facebook: Bonaccini, Cirio, De Luca, Emiliano, Fontana e Zaia
Coronavirus, Zaia-De Luca: strategie social vincenti
La comunicazione istituzionale e social dei leader politici è sotto le luci dei riflettori più che mai in queste settimane di emergenza coronavirus. In primo piano soprattutto i presidenti di alcune regioni. Youtrend.it ha analizzato le pagine Facebook di alcuni dei governatori più esposti nel periodo 21 febbraio - 30 marzo: Alberto Cirio, Attilio Fontana e Luca Zaia per il centrodestra, Stefano Bonaccini, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano per il centrosinistra.
Coronavirus, Vincenzo De Luca il condottiero
I governatori top? Vincenzo De Luca è "il 'condottiero' campano dai tratti istituzionali", secondo Youtrend. Che spiega: "La sua fanbase arriva oggi a quota 728 mila, e l’indice di crescita della pagina Facebook è il più alto tra i governatori analizzati". La sua narrazione "è declinata in un senso istituzionale e attento nei contenuti ai temi sanitari. Al contempo, non mancano alcuni fattori emotivi e di personalizzazione che da sempre fanno parte del suo personaggio: ha fatto il giro del mondo lo spezzone della diretta Facebook del 20 marzo (riportata poco sotto) in cui, rivolgendosi a chi intende dare una festa di laurea, afferma: «mandiamo i carabinieri, ma li mandiamo con i lanciafiamme»".
Coronavirus, Luca Zaia 'leader nell'emergenza'
Luca Zaia è sulla scia di Vincenzo De Luca, costruendo una narrazione costante e continua nel diventare il punto di riferimento per i veneti. "Un posizionamento nazionale da leader dell’emergenza", rileva Youtrend. Fanbase in crescita a circa 521 mila iscritti alla pagina (+108 mila), interazioni a 2 milioni (nella fase pre-Coronavirus erano 376 mila) e likes sono da 256 mila a 1,2 milioni. "Zaia si è costruito un profilo dai toni istituzionali e moderati, e ha saputo far uscire la sua regione dalla dimensione local facendola diventare una questione nazionale. L’altro fattore mobilitante del governatore risiede nella sua capacità – oltre che di essere empatico con i cittadini – di valorizzare l’orgoglio veneto con post sulle imprese che resistono, che fanno donazioni, che producono mascherine. Il post sulla distribuzione delle mascherine made in Veneto, ad esempio, ha riscosso un enorme successo con oltre 33.000 likes. In questo modo il governatore veneto apre la sua narrazione rendendola condivisa e partecipata, anche perché nei suoi punti con la stampa partecipano alcuni assessori".
Coronavirus, Attilio Fontana: luci e l’ombre. E brilla Gallera
Secondo Youtrend "il governatore della Lombardia è stato protagonista nei primissimi giorni dell’emergenza, e infatti la sua pagina ha registrato una crescita robusta (+81 mila iscritti). Tuttavia, dopo la diretta Facebook del 26 febbraio in cui indossa una mascherina, ci sono state numerose polemiche e si è interrotta la sua narrazione social. Infatti, gli indicatori delle interazioni (1,1 milioni) e dei likes (679 mila) sono di molto inferiori ai colleghi di Campania e Veneto, e la stessa frequenza di post (4,6 al giorno) è piuttosto bassa". Fontana protagonosta, ma, come rileva Youtrend, in "secondo piano dietro l’assessore al welfare Giulio Gallera. Il presidente lombardo ha cavalcato, quindi, la prima fase dell’emergenza, ma un evidente errore di comunicazione ha indebolito la sua narrazione social e la sua relazione con la comunità di Facebook.
Coronavirus, Stefano Bonaccini: narrazione coerente
Il presidente dell’Emilia-Romagna era reduce dalla rielezione poche settimane prima che ha scattasse l'emergenza coronavirus (per questo la sua fanbase è rimasta stabile attorno a quota 180mila, il boom era stato in campagna elettorale). In queste settimane "ha costruito una narrazione in continuità con quella della campagna elettorale, ovvero una narrazione fortemente ancorata al territorio e alle eccellenze della sua regione, tra cui la sanità - spiega Youtrend - Il presidente dell’Emilia-Romagna è attento a non cadere in polemiche o scontri istituzionali: la sua volontà è piuttosto quella di rafforzare il suo profilo di uomo di governo e la sua capacità amministrativa. I suoi post infatti hanno come focus la tenuta della sanità emiliana e la capacità contenere il virus".
Coronavirus, Michele Emiliano: presenza rassicurante
Il governatore della Puglia Emiliano "targetizza il messaggio parlando agli studenti, ai pugliesi fuori sede ed ai cittadini dei territori colpiti. Il tono di voce della sua narrazione sui social è moderato, ma in grado di marcare una presenza rassicurante e con una condivisione emotiva costante. Lo dimostrano, ad esempio, i post sull’infermiere deceduto nel foggiano e sul richiamo all’omelia del Papa, che rappresentano i due messaggi che hanno ottenuto più likes negli ultimi giorni. All’interno della comunicazione della rassicurazione ci sono stati alcuni passaggi in cui il presidente pugliese ha lanciato degli allarmi, in particolare per il rientro in massa di molti concittadini residenti al Nord: si tratta di una narrazione a difesa dei residenti, che gli ha permesso di costruirsi il ruolo di difensore della Puglia", spiega Youtrend.
Coronavirus, Alberto Cirio: istituzionale, ma con un deficit di empatia
Il presidente del Piemonte Alberto Cirio pubblica una media di 'soli' 2 post al giorno, anche se la sua fanbase è cresciuta (da 38 mila a 94 mila attuali). Per Youtrend "il quadro dei dati conferma il posizionamento di Cirio come un presidente che potremmo definire piuttosto “silenzioso”: si muove dentro il suo ruolo istituzionale e con un deficit di empatia nei confronti dei cittadini piemontesi in un momento difficile. La narrazione, infatti, si limita a due filoni: da un lato l’aggiornamento sulla situazione sanitaria e dall’altro le azioni messe in campo da Governo e Giunta".
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