Quirinale, oltre ai nomi, chiarezza sulle prerogative di Ernesto Vergani
Da sempre il ruolo del Capo dello Stato è decisivo nella storia della Repubblica italiana. Tanto è vero che il fronte predominante culturalmente e politicamente condiziona la sua elezione. Si fanno i primi nomi, a partire da Romano Prodi. La Costituzione italiana ha 66 anni e ha dimostrato di attribuire al Capo dello Stato prerogative estese e inattese. Basti pensare a come - nel pieno rispetto delle regole - siano arrivati a Palazzo Chigi Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi.
Prima di essere interessati al nome, i cittadini chiedono chiarezza sulle funzioni del Presidente della Repubblica. E del resto non è in discussione la riforma costituzionale di tali funzioni, la chiave di volta di tutto l'impianto. Certo è una democrazia debole, fatta di cittadini poco consapevoli, quella in cui molti affermano: "Il popolo lo ha in qualche modo designato? Come è approdato Renzi alla guida del Governo?"
L'elezione del Presidente della Repubblica può avere un effetto paradosso. Nella società attuale i cambiamenti sono velocissimi. Il pregiudizio che il Capo dello Stato sia una persona anziana può avere un esito frenante. Se è vero che l'accordo Renzi-Berlusconi è per il cambiamento a tutti i costi, anche la scelta del nuovo inquilino del Quirinale dovrebbe essere coerente.
Ernesto Vergani