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Covid, Consulta: ok Dpcm, non sono in contrasto con Costituzione
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Covid, Consulta: ok Dpcm, non sono in contrasto con Costituzione

Bocciate dalla Corte costituzionale le prime questioni - sollevate dal giudice di pace di Frosinone - sulla legittimita' dei Dpcm e la gestione della pandemia. In particolare, fa sapere Palazzo della Consulta, i giudici costituzionali hanno dichiarato inammissibili e non fondate le questioni in esame, inerenti la legittimita' costituzionale dei decreti legge 6 e 19 del 2020, entrambi convertiti in legge, riguardanti l'adozione, mediante Dpcm, di misure urgenti di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Quelle esaminate oggi dalla Corte e trasmesse dal giudice di pace di Frosinone sono le prime censure che la Consulta vaglia sulla legittimita' dei Dpcm: altre sono gia' state sollevate, in riferimento pero' ad altri principi costituzionali rispetto a quelle trattate oggi, sulle quali la Corte si pronuncera' nei prossimi mesi.

Covid: Consulta, nessuna delega funzione legislativa a premier

Non c'e' stata alcuna delega di funzione legislativa al presidente del Consiglio. Questa la ragione alla base della decisione odierna della Consulta, che ha bocciato le questioni, sollevate dal giudice di pace di Frosinone, sulla legittimita' costituzionale dei decreti legge 6 e 19 del 2020, entrambi convertiti in legge, riguardanti l'adozione, mediante Dpcm, di misure urgenti di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Il procedimento da cui e' scaturita la trasmissione degli atti alla Corte da parte del giudice di pace riguardava l'opposizione di un cittadino contro la sanzione amministrativa di 400 euro che gli era stata inflitta per essere uscito dall'abitazione durante il lockdown dell'aprile 2020, in violazione del divieto stabilito dal dl e poi dal Dpcm. Secondo il giudice di pace, i due decreti legge avrebbero delegato al presidente del Consiglio una funzione legislativa e, per questo motivo, a suo parere, erano in contrasto con gli articoli 76, 77 e 78 della Costituzione. Palazzo della Consulta, in attesa del deposito della sentenza (di cui e' relatore il giudice Stefano Petitti) previsto per le prossime settimane, spiega che la Corte ha ritenuto "non fondate" le questioni relative al dl 19/2020, "poiche' la presidente del Consiglio non e' stata attribuita altro che la funzione attuativa del decreto legge, da esercitare mediante atti di natura amministrativa". Sono state invece dichiarate inammissibili le censure rivolte al decreto 6/2020 perche' "non applicabile al caso concreto"

Il commento dell'ex premier Giuseppe Conte - "Le notizie che arrivano dalla Consulta ci confortano, sul fatto che siano state respinte le censure contro il nostro operato e i Dpcm. Ma, lo dico da giurista, quando si tratta di mettere in sicurezza il Paese nulla deve fermare chi ha una responsabilità di governare il Paese". E' questo il commento di Giuseppe Conte, nel punto stampa a Roma prima del comizio a villa Lazzaroni con Virginia Raggi, che era premier all'epoca dei Dpcm.

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