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Politica
Crimi: "Dimezziamoci lo stipendio. Il Parlamento faccia la sua parte"

 

"Ecco la nostra proposta: cari parlamentari, dimezziamoci tutti lo stipendio. Tutti, non soltanto il MoVimento 5 Stelle. E non una sola mensilità, sarebbe troppo comodo. Intendiamo tutti gli stipendi da qui alla fine della legislatura". Lo scrive su Facebook il capo politico del M5S Vito Crimi.

"Tagliamoli alla fonte - aggiunge Crimi -non servono fondi o conti intermedi in cui versarli. È sufficiente una delibera degli Uffici di Presidenza che riduca le indennità lorde, per consentire alla Camera e al Senato di trattenere metà di tutte le nostre indennità. Questi risparmi potranno quindi essere destinati a finalità di sostegno all'emergenza e alla post emergenza, che verranno decise dalle stesse Camere. Si tratta, tra l'altro, di un'iniziativa già promossa alla Camera dei Deputati con la riduzione dei costi di bilancio: grazie ai risparmi ricavati da quei tagli, ogni anno la Camera destina 100 milioni di euro alle zone terremotate".

"Il dimezzamento dei nostri stipendi consentirebbe alle Camere di recuperare circa 5.000 euro di risparmio al mese per ogni parlamentare, per un totale di circa 60 milioni di euro. Non sono pochi - sottolinea il capo politico M5S - Ripeto: è sufficiente una delibera dell'Ufficio di Presidenza. Non servono leggi o iter complessi. Ed è un'iniziativa che potrebbero realizzare anche tutte le Regioni italiane. Se ogni Consiglio Regionale d'Italia approvasse una delibera per dimezzare gli stipendi di tutti i consiglieri regionali, potremmo recuperare una somma considerevole da destinare ai cittadini. Tutto questo si può fare subito, se lo vogliamo. Abbiamo chiesto sacrifici a tutti i cittadini, e stanno rispondendo con grande impegno e senso di responsabilità. La politica non può essere da meno, non ha il diritto di sentirsi 'diversa'. Le istituzioni stanno già facendo la propria parte, lavorando senza sosta per far uscire le famiglie, le imprese, i lavoratori e tutta la nostra economia fuori da questa emergenza, al più presto. Ma possiamo fare di più. I parlamentari rinuncino a qualcosa, come tutti, e lo rimettano a favore della collettività, anziché del proprio partito. Coraggio. Facciamolo, ora. Qualcuno ci accuserà del solito populismo, della consueta antipolitica. Non è populismo, è una questione di dignità: non possiamo pretendere sacrifici dagli altri se non siamo noi i primi a dare l'esempio. E non è antipolitica, ma politica vera. Quella che vuole riavvicinarsi ai cittadini, meritare la loro fiducia e lavorare con impegno e dedizione al loro servizio", conclude.

Secondo te, i parlamentari degli altri partiti seguiranno la proposta del capo politico del M5S? Deputati e senatori si dimezzeranno lo stipendio?

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