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Politica
Crisi di Governo: come la "Bestia" di Salvini ha preso nella rete i grillini
Luigi di Maio e Matteo Salvini
ex alleati ai ferri corti

Quando, nel maggio 2018, Matteo Salvini e Luigi Di Maio decisero di allearsi sotto l'egida del Governo guidato da Giuseppe Conte, assistemmo sui social network a un fenomeno che aveva dell'incredibile. La fanbase grillina e quella leghista, che si erano insultate pesantemente fino a quel momento, ritrovarono una subitanea armonia e, dalla sera alla mattina, l'Esecutivo Conte fu sostenuto con fervore da un  immenso seguito che riuniva le due fazioni prima ostili. 

I grillini che avevano da sempre ingiuriato Salvini presero a tesserne le lodi (lo stesso Beppe Grillo dichiarò che di lui ci si poteva fidare), e i leghisti che avevano fin dagli albori denigrato i pentastellati iniziarono a difenderli a spada tratta contro gli attacchi delle Opposizioni (?).

Su Facebook, Twitter e qualsivoglia piattaforma digitale, contrastare le due fanbase riunite in una sola era impresa ardua, ed era suggestivo vedere gli acerrimi nemici virtuali di un tempo ritrovarsi amici per la pelle contro tutti coloro che osavano in rete mettersi contro il "governo del cambiamento".

Dopo il primo idilliaco mese, tuttavia, le amministrative di giugno evidenziarono la prima ascesa di Matteo Salvini e della Lega a svantaggio di Luigi Di Maio e del M5s.  L'autore di questo articolo sottolineò fin da allora che "Salvini si era mangiato i grillini" (clicca qui per leggere) e che l'esperienza di Governo giovava al primo e danneggiava i secondi. Le successive consultazioni confermarono e consolidarono la tendenza: laddove la Lega cresceva esponenzialmente, il M5s continuava a precipitare. 

Parallelamente, in rete, la cosiddetta "Bestia" creata dal social media manager di Salvini, ovvero Luca Morisi, continuava ad alzare sempre più l'asticella e a vellicare sempre più la "pancia" degli utenti dei social, facendo - spesso subliminalmente - proselitismo a favore del Carroccio e trasformando un numero sempre maggiore di ex sostenitori del M5s in ferventi fan del "Capitano".

Mentre, come nel caso della Diciotti, Di Maio si piegava alle prove di forza di Salvini, in rete la "Bestia" rosicchiava consensi mettendo sempre più in difficoltà l'oliatissima macchina mediatica della Casaleggio & Associati che era sempre stata leader sulla rete, nonché la prima in assoluto a intuirne le potenzialità sconfinate. La "Bestia", abilmente manovrata da Morisi, continuava a divorare la scena social a discapito della macchina della propaganda grillina, fino a ingrandirsi smisuratamente.

Con la Crisi di Governo innescata da Salvini, sono riprese com'è ovvio le faide social tra pentastellati e leghisti, con i primi che danno dei traditori ai secondi e i secondi che danno dei "filosinistri" ai primi. Com'era prevedibile, sono tornati a volare insulti pesantissimi tra le due fazioni, ma qualcosa è radicalmente ed evidentemente mutato. I rapporti di forza tra le due fanbase si sono ribaltati rispetto all'aprile 2018, con una netta supremazia dei seguaci del "Capitano" rispetto a quelli del M5s. Nei mesi di Governo, la "Bestia" di Morisi ha sapientemente divorato consensi e fan, finendo per prevalere in quell'ambito virtuale che una volta era dominio incontrastato del M5s e della macchina della Casaleggio & Associati. 

Satanico piano premeditato fin dall'inizio o congiuntura fortunata di eventi, Salvini ha dapprima "sedotto" la fanbase grillina alleandosi con il M5s per tenersela buona quando la Lega era al 17% e le ha sottratto progressivamente forza fino ad abbandonarla nel momento in cui le Elezioni Europee hanno decretato il flop pentastellato e la stravittoria del Carroccio alle Urne. Spaventati della perdita di consensi a favore degli alleati, durante la campagna elettorale europea i 5 stelle hanno provato disperatamente ad arginare gli attacchi della "Bestia" sui social network svoltando a Sinistra, ma era ormai troppo tardi. Dopo il verdetto del 26 maggio 2019,  la creatura dell'accoppiata Salvini-Morisi era ormai cresciuta a dismisura in rete lasciando esangue la macchina di propaganda pentastellata. La quale ora, dopo che il "Capitano" ha deciso di staccare la spina al Governo, cerca di leccarsi le ferite e riprendere le forze per tornare a contrastare la "Bestia" leghista. Che, ovviamente, dal canto suo non ha intenzione di mollare di un millimetro il succosissimo osso Web, ora in mano sua.

Inutile dire che, con queste premesse, che si torni a breve al voto o meno, la campagna elettorale sarà più che mai un "bestiale" bagno di sangue. 

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