Crollo del M5S: sotto il 20%. Balzo del Pd, Pdl primo partito

Dopo i risultati del primo turno delle amministrative, resta invariato nelle intenzioni di voto il risultato del Pdl, che si conferma primo partito con il 27,8 percento dei consensi. Accorcia le distanze il Pd, che guadagna oltre tre punti (+3,2%) e si attesta al 25,8 percento. Perde invece tre punti e mezzo il Movimento 5 Stelle, che scivola sotto la soglia del 20 percento (19,1%). È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per per Agorà, su Rai Tre. Salgono leggermente Scelta civica (+0,3%) e Sel (+0,2%) rispettivamente al 5,2 e 5 percento. Registra invece un lieve calo la Lega Nord (-0,2%), al 4,7 percento, mentre guadagna qualcosa (+0,3%) Fratelli d’Italia, che si attesta all’1,8 percento superando così l’Udc (-0,3%), all’1,7 percento. “La crescita del Pd è legata all’eco del dopo amministrative, in cui i democratici sono stati presentati come vincitori. – ha osservato Roberto Weber, presidente Swg – Oltre al calo concreto del Movimento 5 Stelle, il sondaggio evidenzia che il Pdl, che è stato il secondo sconfitto alle amministrative, al livello nazionale non perde nessun voto ed è molto solido. Se si votasse con la stessa legge elettorale, il Pdl avrebbe la maggioranza alla Camera”.
PER 63% E’ INIZIATA DISCESA M5S, PER 36% E’ GRILLO CAUSA CALO AMMINISTRATIVE - Secondo oltre la metà degli italiani (63%) è iniziata la parabola discendente del Movimento 5 Stelle e più di un elettore su tre (36%) è convinto che il calo registrato alle amministrative sia legato alla gestione del Movimento da parte di Grillo. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Più di un elettore grillino su tre è convinto che il Movimento abbia deluso alle amministrative perché i primi mesi di legislatura sono stati sotto le aspettative, ma il 30 percento non è affatto insoddisfatto dal risultato delle urne. A puntare il dito contro Grillo è il 23 percento dei sostenitori grillini, mentre secondo il 22 percento degli elettori totali e l’11 percento di quelli 5 Stelle il calo registrato dal Movimento è legato a candidati non all’altezza. “Il Movimento 5 Stelle 3-4 mesi fa godeva di un favore complessivo che andava ben oltre i voti raccolti: anche quando nei sondaggi prendeva il 20 percento, il senso che quella forza stesse spostando qualcosa di importante nel Paese arrivava al 63-64 percento. – ha osservato Roberto Weber, presidente Swg – Ora, invece, siamo già a tre elettori su dieci che si chiedono se il Movimento sia entrato in una parabola discendente”.