Berlusconi, la Giunta vota la decadenza. Stefano è il nuovo relatore

La giunta per le elezioni del Senato ha bocciato con 15 voti contrari la relazione del Pdl Andrea Augello e si e' dunque pronunciata a favore della decadenza di Berlusconi da senatore. La Giunta per le elezioni ha bocciato la relazione del Pdl Augello con il solo voto contrario dello stesso senatore Pdl, unico a non lasciare l'aula di palazzo San Ivo alla Sapienza, abbandonata dagli altri parlamentari Pdl, Lega e Gal subito dopo la bocciatura delle due pregiudiziali.
"Ho ritenuto di assumere personalmente" la responsabilita' di incarico di relatore. Lo ha ufficializzato lo stesso presidente della giunta, Dario Stefano, al termine della riunione. Ed ha aggiunto: "Perche' si continui sulla strada di un'impronta istituzionale" e "scevra da condizionamenti e appartenenze politiche".
Stefano ha poi spiegato che "da questo momento si apre la cosiddetta procedura di contestazione che prevede una seduta pubblica, da non realizzare prima di dieci giorni da oggi, nella quale il senatore Berlusconi potrebbe presentarsi con i suoi legali" per illustrare le sue ragioni. Si dibattera' la questione, "con la possibilita' che anche il senatore subentrante possa presentarsi con i propri legali per dibattere, e il mio prossimo passo sara' di recarmi dal presidente Pietro Grasso per fissare il calendario della seduta pubblica, cosa che faro' domattina".
Stefano ha infine spiegato: "In questo momento sono presidente della giunta del Senato, credo di aver dato prova di senso di responsabilita' cosa che mi viene confermata dalle stesse sollecitazioni a prendere l'incarico di relatore venute dai gruppi che hanno votato per la convalida dell'elezione di Silvio Berlusconi. Segno che e' stato visto in me un presidente che da tutti i punti di vista e' libero da condizionamenti e appartenenze politiche".
"Devo un ringraziamento particolare al senatore Buemi che, pure eletto nelle fila del centrosinistra, e' stato l'unico membro della giunta a votare le due pregiudiziali da me presentate, l'unico a cambiare idea". Lo ha detto il relatore in giunta per le elezioni, Andrea Augello, al termine della seduta di oggi in cui e' stata rigettata la sua proposta di convalidare l'elezione a senatore di Silvio Berlusconi. Gli subentra il presidente della giunta Dario Stefano.
Dopo che la Giunta per le elezioni del Senato aveva bocciato le due questioni pregiudiziali sollevate dal relatore Pdl, i senatori del Popolo della Liberta', della Lega e del Gruppo Grandi Autonomie e Liberta' avevano lasciato l'aula della Giunta dove si sta votando la relazione di Augello che chiede la convalida dell'elezione di Silvio Berlusconi
Il capogruppo del Pdl in giunta, Nico D'Ascola, ha spiegato che la decisione dei membri del suo partito e' stata presa "non in segno di protesta" ma perche', essendo state bocciate le pregiudiziali, "abbiamo ritenuto inutile la nostra presenza".
"La Giunta per le elezioni del Senato ha sfregiato con questo voto il proprio decoro istituzionale. Uno strumento altissimo della democrazia ha ferito insieme democrazia e giustizia. Nell'auletta del Senato si e' espressa una maggioranza diversa da quella di 'larghe intese' su cui si regge il governo Letta. Questa composta da Pd-Sel-M5S-Scelta Civica proporrei di chiamarla di 'basse intese'". Lo afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl. "Fin qui, - aggiunge - ci tengo a sottolinearlo, non e' un commento, ma la cronaca di quel che e' accaduto in questi giorni e ha avuto stasera la sanzione di un voto. Non resta che confidare nella saggezza e nella liberta' di coscienza dell'Aula per riparare al torto dell'applicazione incostituzionale di una legge confusa. In sede di commento, esprimo l'amarezza mia e di tutti i deputati del Popolo della Liberta' per il veemente e coordinato attacco contro Berlusconi pallidamente mascherato da atto dovuto".
"La Giunta del Senato sancisce il trionfo dell'illegalita'. Si boccia la proposta Augello negando cosi' il principio costituzionale della non retroattivita' delle leggi. Chi nega questo principio compie un reato e qualcuno potrebbe valutare adeguate iniziative legali per far sanzionare questa inaudita illegalita'". Lo dichiara Maurizio Gasparri, Vicepresidente del Senato (Pdl).
"In giunta c'e' stato stasera un dibattito sereno, onesto e tranquillo. Dal Pdl e dalla Lega c'e' stata una mancanza di rispetto grave e non giustificata dal tenore della discussione. La Lega, in particolare, ancora una volta si qualifica come la ruota di scorta del Pdl e di Berlusconi". Lo ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle, Michele Giarrusso, lasciando la giunta per le elezioni del Senato.
"In questi due mesi, la Giunta delle elezioni del Senato, nel pieno rispetto dei regolamenti parlamentari, e' stata ben presieduta, ha lavorato bene, senza mai indulgere alle sollecitazioni esterne, ne' in un senso ne' nell'altro. La decisione dei senatori del Pdl, della Lega e di Gal di abbandonare i lavori al momento del voto secondo un programma concordato all'unanimita' e' molto grave. Bene ha fatto il presidente Stefano, constatata la presenza del numero legale, a non interrompere i lavori". Lo dichiara il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. "Le Istituzioni pubbliche - aggiunge - non possono essere condizionate da piccoli interessi politici. Con il voto di stasera la Giunta ha semplicemente affermato un principio sacrosanto: l'Italia vuole continuare a essere uno Stato di diritto nel quale le leggi si applicano allo stesso modo a tutti i cittadini". "Voglio ringraziare i senatori del Partito democratico componenti della Giunta. La chiarezza e lo spessore giuridico dei loro interventi e le conseguenti espressioni di voto sono indice di grande equilibrio e senso dello Stato", conclude Zanda.