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Politica
Dl Semplificazioni approvato "salvo intese". Tutte le misure previste

Alla fine il via libera è arrivato, ma 'salvo intese', come era chiaro sin dal mattino di ieri. Il dl Semplificazioni ha ottenuto il disco verde del Consiglio dei ministri dopo una riunione fiume, terminata all'alba, dopo le le 4.30. Più fonti assicurano che il 'salvo intese' -ovvero la formula adottata quando manca un testo definitivo degli articolati, che potranno essere così riveduti e corretti prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale- si sia reso in realtà necessario per questioni tecniche, perché l'accordo politico sui punti più controversi sarebbe stato stretto. Tra questi, a far tardare il Cdm prima -è iniziato con oltre due ore e mezzo di ritardo- e ad allungare la discussione poi, l'elenco delle grandi opere da sbloccare, appalti che potranno viaggiare su una 'corsia preferenziale' su ispirazione del cosiddetto 'modello Genova'.

La riunione al Mit ha visto 'partorire' una lista di 50 opere, che potranno essere affidate a dei commissari nominati con Dpcm ad hoc da qui a fine anno. La lista non compare nel testo del decreto, ma nell'allegato infrastrutture adottato insieme al Programma nazionale di riforma, approvato anch'esso nella riunione di ieri assieme all'assestamento di bilancio e al rendiconto dello Stato. Anche sulla riforma dell'abuso d'ufficio, altra 'partita' difficile del dl Semplificazioni, sarà necessaria una riformulazione tecnica del testo, rispetto al quale però, nel corso della riunione, la ministra e capodelegazione di Iv, Teresa Bellanova, ha "confermato le riserve già espresse". 

L'accordo raggiunto però, riferiscono fonti di governo, avrebbe fatto salvo l'obiettivo della riforma di circoscrivere i margini di responsabilità per abuso d'ufficio elencando ipotesi e violazioni che fanno scattare il penale, riducendo dunque la rilevanza della 'discrezionalità' di pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico servizio. Così da superare quella che il premier Giuseppe Conte ha definito la 'paura della firma' e che frena il lavoro dei dirigenti pubblici. Il danno erariale -altro tassello della riforma- scatta solo se c'è dolo. Nel testo -48 articoli in 100 pagine- trova spazio poi la digitalizzazione della Pa, con servizi e pagamenti che potranno essere gestiti da un App e la carta d'identità digitale che assume un ruolo sempre più centrale per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione. Procedure speciali, e più veloci, poi, per la valutazione di impatto ambientale e per le autorizzazioni da parte degli enti locali: passa anche da qui la strada per la semplificazione del Paese.

DL SEMPLIFICAZIONI: CDM, NEI CONTRATTI PUBBLICI AFFIDO DIRETTO FINO A 150MILA EURO

Affidamento diretto nei contratti pubblici per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro. E' quanto prevede il Dl Semplificazioni che ha avuto il via libera stamattina all'alba dal Consiglio dei Ministri. Tra le principali misure in materia di contratti pubblici, al fine di incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi, si introduce infatti, "in via transitoria, fino al 31 luglio 2021, una nuova disciplina degli affidamenti di lavori, servizi e forniture", si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. Le nuove norme prevedono, tra l'altro, una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell'importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro.

DL SEMPLIFICAZIONI: CDM, MISURE URGENTI PER INNOVAZIONE DIGITALE PA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale. E' quanto prevede il dl Semplificazioni che ha avuto il via libera stamattina all'alba dal Consiglio dei Ministri. Il testo, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, "costituisce un intervento organico volto alla semplificazione dei procedimenti amministrativi, all'eliminazione e alla velocizzazione di adempimenti burocratici, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, al sostegno all'economia verde e all'attività di impresa". 

Semplificazioni in materia di imprese, ambiente e green economy

Per le imprese, si prevedono: la semplificazione e la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda larga; l'aumento dell'importo di erogazione in un'unica soluzione della "Nuova Sabatini" (contributi alle imprese per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali) e la semplificazione del medesimo incentivo per le imprese del Mezzogiorno; la semplificazione delle procedure per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi; il rafforzamento del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici, la semplificazione delle attività del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e quella delle erogazioni dei contributi pubblici nel settore dell'agricoltura; la possibilità per le società per azioni quotate di prevedere aumenti di capitale in deroga rispetto alla disciplina del codice civile. In tema di sostegno alla tutela dell'ambiente e alla green economy, il decreto introduce la razionalizzazione delle procedure di valutazione d'impatto ambientale (VIA) associate alle opere pubbliche; l'esclusione dall'obbligo di assoggettabilità alla VIA e al regime dei beni e interessi culturali per interventi urgenti di sicurezza sulle dighe esistenti prescritti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che non trasformino in maniera significativa gli sbarramenti; la semplificazione delle procedure per interventi e opere nei luoghi oggetto di bonifica nei Siti di Interesse Nazionale (SIN); la velocizzazione dei tempi di assegnazione dei fondi contro il dissesto idrogeologico ai commissari; la razionalizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Ambientali; Semplificazioni in materia di interventi su progetti o impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, nonché per realizzare punti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici; una nuova disciplina sui trasferimenti di energia rinnovabili dall'Italia agli altri Paesi europei, con benefici per le casse dello Stato; l'estensione ai piccoli Comuni (fino a 20.000 abitanti) del meccanismo dello "scambio sul posto altrove" per incentivare l'utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; un piano straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano per soddisfare le esigenze di miglioramento della qualità delle superfici forestali secondo direttrici incentivanti e di semplificazione; Semplificazioni per il rilascio delle garanzie pubbliche da parte di SACE a favore di progetti del green new deal.

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