Draghi rilancia la crisi climatica: "Disattesi gli accordi di Parigi"
Il presidente del Consiglio al forum delle maggiori economie economie sull'energia e il clima, lancia l'allarme: "Rischiamo conseguenze catastrofiche"
Crisi clima, il premier Draghi: "Non stiamo rispettando le promesse, rischiamo conseguenze catastrofiche"
"Con l'accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto ad Atene, tramite un video messaggio, al forum delle maggior economie sull'energia e il clima, promosso dal presidente americano Joe Biden.
"L'ultimo Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha dichiarato che, per raggiungere l’obiettivo, dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni. Non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte. Nell’ambito dell’Unione europea, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica. Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci", ha proseguito il premier italiano.
“Tutti gli studi mostrano che le conseguenze dei cambiamenti climatici sono devastanti. Dobbiamo muoverci velocemente e intraprendere una trasformazione radicale delle nostre economie in un tempo molto breve. L’ambizione è importante, ma ci sono costi significativi che dobbiamo coprire. Dobbiamo sederci insieme ragionare molto attentamente a livello europeo. Nessuno di noi è disposto ad aumentare il costo sociale di questa transizione, ma allo stesso tempo nessuno di noi è disposto a ignorare le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici”, ha sottolineato Draghi.
"E dobbiamo sostenere sia i nostri cittadini, sia i paesi in via di sviluppo, nell’affrontare questa onerosa transizione. L'Italia accoglie con favore il "Global Methane Pledge". Dobbiamo raggiungere un’intesa comune sulla necessità di ridurre in modo significativo tutte le emissioni di gas a effetto sera, compreso il metano, nel prossimo decennio. E dobbiamo basarci sull'accordo raggiunto nella riunione del G20 sul clima a Napoli, che sottolinea l'importanza di meccanismi di monitoraggio credibili. Questo è solo uno dei passi da compiere nei prossimi mesi e anni, per continuare a lavorare con tutti voi per un futuro più sostenibile ed equo".
Infine, il premier italiano ha ringraziato il presidente Usa Joe Biden per "aver ospitato questo evento, la cui tempistica non potrebbe essere più appropriata. Tra meno di due mesi saremo tutti a Glasgow per la COP26. Gli occhi del mondo saranno puntati sull’esito dei nostri negoziati. Su ciò che saremo in grado di fare per il pianeta e per le prossime generazioni".
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